MILANO.“Ruby Rubacuori”, al secolo Karima El Mahroug, la diciottenne marocchina al centro dell’indagine che vede coinvolto Silvio Berlusconi con l’accusa di concussione e sfruttamento della prostituzione minorile, parla a SkyTg 24 e dice di non aver mai avuto rapporti sessuali col presidente del Consiglio.
Ammette di aver ricevuto regali dal Cavaliere, 7mila euro, che le sarebbero però stati dati come “aiuto” dopo aver raccontato a lui la sua situazione.Poi racconta di aver conosciuto Berlusconi il 14 febbraio scorso, giorno di San Valentino,e di averlo incontrato poi in altre occasioni in quelle definite da lei “serate normali”. Nel corso di queste cene, secondo Ruby, c’era Apicella che suonava mentre il premier cantava e raccontava barzellette. Berlusconi, racconta la giovane, è “una persona simpatica con la quale si può parlare del più e del meno”.
Sul fatto che durante i primi incontri lei fosse ancora minorenne, ha spiegato: “Lui sapeva che avevo ventiquattro anni, perché era quello che dicevo a tutti”. Che fosse in realtà ancora diciassettenne Berlusconi lo ha scoperto nella notte del 27 maggio: “Quella notte – dice Ruby – sono arrivata in questura e dopo sono arrivate in mio soccorso delle ragazze, Michelle Oliveira e Nicole Minetti. Praticamente non sapevo di questa famosa chiamata del presidente alla procura, l’ho saputo successivamente leggendolo sui giornali. Ho visto solo che arrivata lì non c’era la solita prassi di portarmi in comunità ma di essere rimandata fuori affidata a Nicole Minetti e Michelle Oliveira”. Con Berlusconidice che non aveva contatti. “Ma Nicole Minetti sì. Appena siamo uscite dalla questura lo ha chiamato per spiegare come erano andate le cose. Me lo ha passato per ringraziarlo e ho capito che lui c’era rimasto male perché era deluso di aver fatto entrare in casa propria una persona fidandosi di lei e di non essere stato ricambiato con la stessa moneta perché comunque gli ho raccontato una grossa bugia sulla mia vera età”.
Per quanto riguarda le perquisizioni ordinate dalla procura di Milano e che hanno coinvolto anche l’abitazione del suo attuale convivente, la ragazza spiega che non esistono le presunte immagini o video delle feste nella Villa di Arcore di cui hanno parlato diversi quotidiani.
IL “CONDOMINIO DELLE VALLETTE”.
Secondo alcune indiscrezioni pubblicate dai quotidiani nel corso dell’inchiesta sarebbe emerse l’esistenza di altre 14 donne, frequentatrici delle feste di Villa San Martino ad Arcore, a cui sarebbero stati intestati appartamenti a Milano 2, invia Olgettina. La ‘Dimora Olgettina’ è un grande complesso residenziale costruito di recente a due passi dall’Ospedale San Raffaele. Sei scale che si affacciano su un giardinetto, abitate da famiglie e studenti della vicina Universita’ San Raffaele. “Qui vivono anche delle belle gnocche”,è la colorita risposta di una signora alle domande dei giornalisti che da stamane affollano gli androni. In pochi hanno voglia di parlare e soprattutto di fare nomi. Una coppia di ricercatori racconta di “un via vai di macchinoni e taxi alla sera”, ma escludono di aver notato volti noti. “L’unica è la Minetti. Una volta mi ha aperto il portone. – ricorda il ragazzo – Ma è da quando è diventata consigliere regionale che non si vede più”.Qualcuno, a proposito della presenza nel condominio di ‘vallette’ che avrebbero animato le feste nelle residenze di Berlusconi, si sbilancia, a patto di rimanere anonimo. “E’ impossibile non notarle. Belle e con macchinoni. Vivono da sole in mono o bilocali. Qui ci vive ad esempio Barbara Guerra. L’ho incrociata più volte. Ma non è l’unica”. Tutte in affitto. “Sì perché qui non ci sono case di proprietà. Solo in affitto da un’immobiliare di Monza. E sono pure cari. Per un bilocale si arriva anche a 1.300 euro al mese”.
INCERTO SE BERLUSCONI RISPONDERA’ A PM. I legali del premier hanno poi fatto sapere che “non è ancora stato deciso se il presidente del Consiglio andrà a rispondere ai pm” (dai quali ha ricevuto un mandato a comparire per il 21, 22 o 23 gennaio) e resta quindi aperta la questione del ricorso al legittimo impedimento, “del quale discuteremo nell’eventualità di un interrogatorio”. Oltre al presidente del Consiglio nell’inchiesta risulterebbero coinvolti il direttore del Tg4 Emilio Fede, Lele Mora e l’ex igienista dentale del premier e consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti.