Yara, il vicino di casa ci ripensa: “Non sono più sicuro”

di Redazione

YaraBERGAMO. “Non sono più sicuro di quello che ho visto. Quella ragazza poteva essere Yara, ma forse non era il giorno della sua scomparsa”.

A sorpresa, 46 giorni dopo la sparizione della tredicenne di Brembate Sopra (Bergamo), il vicino di casa Enrico Tironi, 19 anni, l’unico ad aver sempre affermato di aver visto la ragazzina la sera del 26 novembre insieme a due uomini, fa marcia indietro.

È quanto emerge dall’interrogatorio al comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, il quinto in un mese e mezzo. Il giovane è stato ascoltato per quattro ore da carabinieri e polizia, che per l’ennesima volta gli hanno chiesto di confermare il suo racconto. Una testimonianza controversa, quella del 19enne, che i riscontri sui tabulati telefonici avevano smentito nei giorni scorsi, e alla quale i carabinieri non hanno mai davvero creduto, tanto che subito dopo la sua prima deposizione, avrebbero voluto denunciarlo per procurato allarme.

Tironi esce così definitivamente di scena, perchè – fanno sapere gli inquirenti – è del tutto inattendibile. Ora le uniche testimonianze che restano in piedi sono quelle di Marina Abeni e Mario Torracco, che raccontano di aver visto due uomini litigare in via Rampinelli, ma senza Yara.

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