MADDALONI. Avremmo dovuto rivolgerci allopposizione politica regionale per salvarci dalla Cementir. Unopposizione che anche quando è stata maggioranza non si è mai sottratta a dare disponibilità ai cittadini.
Lo afferma Giovanna Maietta, dellassociazione Caserta Bene Comune. Il consigliere regionale del Pse Gennaro Oliviero continua Maietta ha presentato quella legge di chiusura cave e cementifici che Angelo Polverino ci aveva fatto credere di aver protocollato. Una legge presentata in ritardo rispetto allautorizzazione rilasciata alla Cementir dalla giunta Caldoro per cavare il versante opposto della montagna di Maddaloni, ma utile ad impedire altri soprusi. Oliviero, socialista doc, diverso dai trasfusi forzisti divenuti i socialisti di Caserta che mai si sono preoccupati di certe problematiche, diversamente da consiglieri regionali come Polverino che quando vanno al comando abbandonano la gente comune per la gente che conta, in maniera sobria e con discrezione ha sempre dato continuità nel sostenere i comitati civici. Non a caso la difesa del territorio e dellambiente appartiene ad uomini del centrosinistra piuttosto che a persone che fanno politica solo per interesse personale nascosto dietro lipocrita difesa del bene collettivo e inglobati nel calderone Pdl. Polverino ha fondato la sua campagna elettorale su questa difesa e deliberatamente ha disatteso tutti gli impegni presi, in maniera subdola e con una voluta azione in supporto alla politica pro Cementir del sindaco di Maddaloni.
Caserta incalza Maietta sta rischiando di essere distrutta definitivamente, lampliamento della cava Cementir rappresenta lingresso a manovre molto più dannose, lazienda non ha mai rinunciato allincenerimento dei rifiuti e chi garantisce per essa come il sindaco di Maddaloni, conosce fatti che intenzionalmente nasconde ai cittadini. La cava Mastroianni, unico sito di discarica passato nel decreto rifiuti alla camera dei deputati, serve alla Regione di Caldoro per risolvere il problema emergenza rifiuti a Napoli, il voto favorevole alla discarica dei deputati Pdl, non è casuale, ma basato su unesigenza del governo Berlusconi e di Caldoro di risolvere il problema di Napoli sacrificando la debole comunità casertana.
La prossima settimana, il decreto dovrebbe passare allapprovazione del Senato, i comitati e le associazioni attraverso vari rappresentanti politici dellopposizione hanno ripresentato lemendamento per togliere il sito dal decreto. Per lapprovazione dellemendamento non bastano i voti dellopposizione ma si rendono necessari anche quelli della maggioranza, che finora si è dimostrata favorevole alla megadiscarica nel comune di Caserta.