“Niente energia elettrica a chi non paga la spazzatura”

di Redazione

 MADDALONI. Il Comitato Maddaloni Città Pulita scrive all’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, autore della proposta di tagliare la fornitura dell’energia elettrica a chi non paga la tassa sulla spazzatura.

“E’ irrazionale – spiega Elio Bove del Comitato – quello che dice l’assessore. Tarsu ed energia elettrica sono due cose diverse. Due servizi diversi con bollette separate. La Tarsu è un’altra cosa, soprattutto se rapportata agli importi che si versano per esempio a Maddaloni. L’assessore Romano farebbe bene a riflettere, prima di dare in pasto alla stampa le sue assurde decisioni. Indirizzi la sua idea per colpire i responsabili della vergogna dei rifiuti e chi, come il Sindaco di Maddaloni, non fa partire un serio programma di raccolta differenziata. A Maddaloni oltre a subire l’imposizione del sindaco Cerreto, che ha aumentato del 63% la Tarsu per le abitazioni e del 50% per le categorie diverse dalle abitazioni, i cittadini sono costretti a pagare anche per la raccolta differenziata, che non è mai partita. Per questo l’assessore Romano non può sparare nel mucchio. Le realtà sono diverse. Napoli è diversa da Maddaloni, città in cui il Sindaco ha aumentato la Tarsu alle stelle, addossando ogni colpa alla Provincia. L’assessore regionale invece di scagliarsi contro gli incolpevoli cittadini, si inventi qualcosa per punire i Sindaci inadempienti. Ecco, mandi a casa il sindaco Cerreto, che non riesce a garantire un concreto servizio di raccolta, spezzamento e smaltimento dei rifiuti”.

La proposta di Romano, che ha scatenato un vespaio di polemiche, è vista come un deterrente per la soluzione della crisi dei rifiuti e dovrebbe rientrare negli accordi per superarla. “Non credo – continua Bove – che l’assessore Romano possa essere legittimato a tagliare la corrente elettrica a chi paga le bollette e che potrebbe non pagare, per vari motivi, quelle della Tarsu. La sua strampalata idea è un ricatto bello e buono. La verità è che le casse dei Comuni sono oggi più che mai in difficoltà e si ricorre sempre e comunque alle famiglie, che devono porre rimedio ai disastri di una gestione del servizio i cui costi diventano sempre più insostenibili. Ma ci si è reso conto che nessuno riesce più a sostenere il peso di un tassa che rimane di scopo, nel senso che dovrebbe essere pagata solo se lo scopo è raggiunto? Da noi gli unici scopi che si stanno raggiungendo sono l’apertura della Cava Mastroianni e la trasformazione dell’impianto della Cementir in inceneritore. Il Comitato, a tal proposito, prende le distanze dalle dichiarazioni rassicuranti dell’Amministrazione Cerreto sul tentativo della Cementir di incenerire i rifiuti, dopo il parere favorevole della Regione all’ampliamento della Cava Vittoria. In attesa della promessa dell’Amministrazione Cerreto di far luce sulla questione, il Comitato Maddaloni Città Pulita fa sapere che è in possesso di carteggi che dimostrano che gli adeguamenti agli impianti della Cementir sono sufficienti per bruciare tutti i rifiuti solidi urbani. Il Comitato – conclude il comunicato – va avanti nella raccolta delle firme al ricorso in autotutela per contrastare gli avvisi di pagamento indiscriminati della Tarsu, voluti dal sindaco Cerreto e del tutto privi dei requisiti minimi previsti dalla legge”.

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