Gassificatore, Brancaccio presenta ricorso al Tar

di Redazione

Angelo BrancaccioMARCIANISE. “Solita approssimazione amministrativa, solito mancato rispetto delle regole, ma, questa volta, come aggravante, c’è la salute dei cittadini.

Per questa ragione, il mio senso di responsabilità di amministratore, di uomo pubblico, ma, soprattutto, di cittadino che ama questa terra, mi ha imposto di presentare il ricorso al Tar”. Spiega così il sindaco di Orta di Atella e consigliere provinciale dei Popolari per il Sud Angelo Brancaccio il perché del suo esposto contro la realizzazione del gassificatore a Marcianise. “Vorrei capire se le castronerie amministrative che si sono tradotte, come al solito, in atti illegittimi, sono state compiute per semplice incapacità o in maniera lucida e cosciente – ha spiegato Brancaccio – il dubbio viene, visto il grande business che è legato al gassificatore. Questa volta, però, non siamo di fronte all’incarico da dare all’amico o, meglio ancora, all’amica, di turno, ma l’amministrazione provinciale, si assume la responsabilità di realizzare un impianto pericolosissimo per la salute dei cittadini perché ancora in fase sperimentale”.

Brancaccio elenca una ad una quelle che ritiene le irregolarità più grosse e più rischiose per l’incolumità dei cittadini. “Nel piano provinciale per i rifiuti fatto approvare dal commissario nel febbraio del 2010 e redatto dalla Seconda Università viene esclusa categoricamente la possibilità di realizzare un qualsiasi impianto per lo smaltimento dei rifiuti nella zona Asi di Marcianise perché ritenuta area da bonificare da un punto di vista ambientale – ha sottolineato Brancaccio – il fatto che lo dica l’Università tanto cara a Zinzi, ma ancora più cara per le tasche dei contribuenti visti i soldi che la Provincia sborsa da quando c’è il signorotto di Puzzaniello, non induce il presidente a desistere da questa decisione. Anzi, a novembre, avvia l’iter per la realizzazione del gassificatore da 90mila tonnellate al giorno, violando anche la legge regionale in materia di impiantistica dei rifiuti. La norma prevede, infatti, che sia la Regione a dover programmare gli interventi in questa materia e non altri enti. Rispetto a questi abusi, diventa quasi una quisquiglia il fatto che non può essere la giunta, ma il consiglio provinciale ad approvare un atto del genere”.

L’esponente dei Popolari per il Sud conclude con un appello ai cittadini di Marcianise impegnati in una strenua lotta contro la realizzazione dell’impianto. “Invito tutti gli abitanti e tutti i comitati a presentare ricorso al Tar contro la delibera del 26 novembre per i danni subiti, – ha sottolineato – inoltre ringrazio l’avvocato Adinolfi per aver accettato il mio mandato e per la grande sensibilità dimostrata rispetto a questo problema”.

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