SAN NICOLA LS. Continuano le rapine ai danni dei clienti nei parcheggi del Famila e dellormai ex-Carrefour; ne è rimasto vittima ieri anche Rosario Pasquariello di San Nicola La Strada, dirigente cittadino e provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà.
La tecnica è sempre la stessa: mentre il malcapitato di turno entra nel supermercato per fare la spesa, ignoti bucano una dellequattro gomme dellauto della vittima. Quando questi si accorge del danno e si accinge a cambiare la ruota o nel parcheggio stesso o lungo la strada di ritorno verso casa, i malviventi acciuffano tutto quello che possono senza che il proprietario dellauto, impegnato a cambiare la ruota, se ne accorga.
È quanto ha denunziato il sannicolese Pasquariello. Conosco perfettamente la dinamica dellaccaduto, sia perché è capitato anche a me, dice lesponente vendoliano che è poi andato a denunziare laccaduto alla locale stazione dei carabinieri sia perché ricordo di aver aiutato una persona anziana a cambiare la gomma che i malviventi avevano appositamente bucato per portare a termine il loro piano. Ciò che sconforta non è tanto il gesto attraverso il quale, nonostante fossi una vittima, provo quasi compassione per chi deve vivere così; quanto piuttosto per lindifferenza, la semplicità e lincapacità di risolvere questo problema da parte delle autorità competenti. Ricordo ha sottolineato Pasquariello come sia i carabinieri, sia il gommista, sia altri clienti sapessero perfettamente la dinamica dellaccaduto essendo questa avvenuta diverse volte. Non capisco perché ci si debba rassegnare a questa cosa e accettare questa situazione piuttosto che fare qualcosa per risolverla. Oltre al danno economico, è davvero una seccatura non essere liberi di fare la spesa a rischio di subire questo inconveniente che aggiunge unulteriore perdita di tempo per le denunce varie. Spero che le autorità competenti si muovano a risolvere questa situazione degradante e fastidiosa, o che i suddetti supermercati provvedano almeno loro ad aumentare la vigilanza nei parcheggi. In caso contrario ha concluso il dirigente politico non esiterei a promuovere un tentativo di boicottaggio delle suddette catene. Ne vale della libertà umana. Non possiamo insistere sempre ad accettare e sopportare questo lato degradante delle nostre terre.