SANTA MARIA CV. Dalla conferenza stampa dellex sindaco Giudicianni sono emerse delle censurabili denunce, che però risultano insignificanti, anzi pericolose per lui che, avendo denunciato tardivamente determinate cose, potrebbe addirittura essere accusato di connivenza.
Lo afferma Gaetano Rauso, tra i consiglieri dimissionari che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio. Giudicianni, continua Rauso che a suo dire avrebbe ricevuto pressioni da ben tre consiglieri comunali che pretendevano favori personali per continuare ad appoggiare la sua giunta, avrebbe dovuto, prima di essere stato sfiduciato come sindaco, per logica, per legge e per buon gusto, dimettersi come sindaco e, contestualmente, denunciare questi consiglieri. Giudicianni, invece, cosa ha fatto dopo che la sua amministrazione è stata trombata? Orbene, solo quando è stato sfiduciato anche dai tre consiglieri si è messo a denunciare presunte pressioni collegando parenti e parentele già a lui ben note.
Denunce che dai cittadini attenti vengono lette per quelle che sono, ovvero: Truvà ‘na pezza ‘a culore. Giudicianni, dovrebbe sapere che la connivenza si configura tutte le volte in cui un soggetto assiste passivamente alla commissione di un reato, quindi non ponendo in essere alcun contributo materiale o morale alla realizzazione dellevento, né manifestando approvazione o disapprovazione rispetto allazione criminosa. In altri termini, il connivente, ed in questo assurdo caso lex sindaco Giudicianni, avrebbe assistito in totale indifferenza allactio sceleris di tre consiglieri comunali, proprio per questo il suo operato è censurabile e punibile.
Lo stesso comportamento si è palesato nel caso delle vicende Gosaf ed Eurospin ove, pur sapendo, Giudicianni non ha informato lautorità giudiziaria. Il problema, di non poco rilievo pratico, è stato risolto in giurisprudenza seguendo fondamentalmente due strade: quella del concorso nel reato mediante omissione, e quella del concorso morale, che nella fattispecie dovrebbero censurare e punire loperato del sindaco.
A noi cittadini quel che interessa è che finalmente questo sfacelo amministrativo sia cessato, anche perché i trombati, con tutti gli squallidi ribaltoni che hanno perpetrato in tre anni e mezzo di pessima amministrazione di contenti e scontenti, comprati e venduti, consolati e sconsolati, avrebbero certamente dovuto considerare che chi di spada ferisce, di spada perisce. Experentia docet.