SPARANISE. Sabato 8 gennaio, alle ore 17.30, presso il Teatro dellIstituto Padre Semeria a Sparanise verrà presentato lultimo interessante libro del preside Paolo Mesolella: Il racconto del Burundi.
Il libro, edito da Il Mezzogiorno, racconta, attraverso lettere, foto, documenti e testimonianze inedite la vicenda di Padre Angelo Guttoriello, da 50 anni Missionario saveriano e da 40 anni nella missione di Gasura in Burundi. In questi anni ha costruito chiese, oratori, infermerie, maternità, scuole, dispensari, campi da gioco e ha portato a Cristo migliaia di anime. Saranno presenti, don Ernesto Messuri, parroco di Sparanise, le prof.sse Enrichetta Mirra, Antonietta Castagna, i professori Ernesto Perrone, Gianluca Parisi e
Parlare del Burundi (e di Padre Angelo) spiega Mesolella non è solo una questione religiosa. La necessità di far conoscere quanto realizzato dal nostro Padre Angelo in Terra di Missione con questo libro, è anche una scelta culturale. LAfrica, la storia dellAfrica (e del Burundi in particolare) è unappendice che non esiste nella storia occidentale. E difficile, se non impossibile, trovare nei nostri libri di Storia, (di ogni ordine e grado), un capitolo o un solo paragrafo che parli dei popoli dellAfrica, della loro storia, della loro arte e cultura. Questo non interessa allOccidente e non viene spiegato in Africa, dove gli studenti studiano la storia della Francia e dellInghilterra, ma non la propria. Lo scopo di questa pubblicazione, invece, è proprio quello di parlare dellAfrica. E la vicenda di Padre Angelo ci dà questa possibilità: quella di farci conoscere il Burundi ed il suo popolo straordinario, gioioso, che ama i colori, la musica, la natura, larte e spera come noi nella Provvidenza.
Il Burundi ricorda Padre Angelo è il Paese dei tamburi e delle mille colline; il suo è un popolo accogliente e gioioso che danza, canta, prega e ama la vita. Un Paese eccezionale per la sua natura e i suoi paesaggi. Un paradiso sulla terra. Padre Angelo, nel libro ci parla della scuola in Burundi (dove si studia con entusiasmo e sacrificio), della grande fede dei suoi parrocchiani, (una ventina di preti per 600 mila cristiani disseminati sulle colline), della sua missione e di lui stesso che con discreta umiltà ha vissuto 50 anni di professione missionaria (è diventato saveriano nel settembre 1961). In un paese sofferente come il Burundi il suo cuore ha dovuto battere e farsi coraggio in mezzo a lotte civili e incomprensioni etniche, superando la malattia e sfiorando la morte. Lo testimoniano le interviste a P. Ignazio Martinez, P.Alberto Lanaro e P. Battista Maestrini che hanno vissuto con lui in terra di missione, ma anche le esperienze degli scout e del gruppo missionario raccontate dai docenti Enrichetta Mirra, Ernesto Perrone e Antonietta Castagna.