Lite per gelosia: albanese uccide connazionale e si costituisce

di Redazione

 il luogo dove è stato rinvenuto il cadavere di SaliVILLA LITERNO. Gli agenti della squadra mobile di Caserta e del posto fisso operativo di Casapesenna, diretti dai vicequestori Angelo Morabito e Alessandro Tocco, hanno tratto in arresto Rexhepi Flamur, 29 anni, albanese, abitante a Casal di Principe.

Il giovane, nella tarda serata di lunedì 3 gennaio, si è reso responsabile dell’omicidio di un suo connazionale, Salia Alket, 26 anni, domiciliato a Casapesenna. Intorno alle 22, i due avevano avuto una violentissima lite causata dal fatto che Rexhepi, durante la carcerazione di Salia, aveva intrecciato una relazione sentimentale con una connazionale, di 29 anni, che in precedenza era stata la donna dello stesso Salia. Mentre i tre percorrevano la strada Santa Maria a Cubito, al confine tra Villa Literno e Casapesenna, Salia colpiva ripetutamente con un coltello Rexhepi che stava guidando la vettura su cui viaggiavano.

Fermatosi in un campo all’incrocio nei pressi del tempio di Casapesenna, Rexhepi, benché ferito, estraeva una pistola 7,65 illegalmente detenuta e sparava diversi colpi contro il connazionale. Salia restava a terra nel campo e moriva in poco tempo, mentre Rexhapi si dirigeva con l’auto al vicino posto di polizia di Casapesenna, distante tre chilometri dal luogo della lite. Raccontava l’accaduto ai poliziotti e questi, giunti sul posto, rinvenivano il cadavere di Salia, che in mano aveva ancora il coltello a serramanico, con manico in legno e lama di 10 centimetri, sporco di sangue e terreno, utilizzato per accoltellare il rivale.

Gli agenti arrestavano Rexhepi che veniva ricoverato all’ospedale di Aversa, dove si trova piantonato e in prognosi riservata. Rintracciata anche la donna contesa dai due, che confermava di essere stata presente al momento dell’omicidio. L’arma usata da Rexhapi è risultata rubata a Lusciano il 22 agosto scorso. La salma di Sali, su disposizione del sostituto procuratore Giovanni Cilenti, sarà sottoposta ad autopsia.

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