AVERSA. Il 18 febbraio 2011 si è celebrata in tutta Italia la Giornata del risparmio energetico
Tra le 156 presenze registrate afferma Luigi Grassia, componente della direzione provinciale ed esponente cittadino del partito di Vendola ovviamente nessun rappresentante della nostra città era presente. Sfogliando i dati forniti da Legambiente si è appreso addirittura che Aversa non solo non è presente tra le prime quattro città italiane ad aver adottato un ‘Piano di azione per lenergia sostenibile’, né tra i 28 comuni che hanno adottato buone pratiche, ma nemmeno tra le 24 amministrazioni sospese per ritardi, o tra quelle, come Roma, a rischio bocciatura, o, come Milano, inesorabilmente bocciate. Insomma, Aversa non compare mai. Del tutto assente.
Scorrendo i dati continua lesponente vendoliano si apprende inoltre che sono circa 600 i comuni che hanno aderito al patto dei sindaci, una sorta di impegno, almeno sulla carta, ad orientare lattività amministrativa al miglioramento dellambiente urbano del proprio territorio, un accordo tra quanti vorrebbero vedere le proprie città più belle e vivibili. Neanche in questo elenco, che pur rappresenta solo un impegno di principio, la nostra città ha fatto in modo di essere presente. Da noi parlare di risparmio energetico è fantascienza, visto limmobilismo a causa del quale, in 8 anni, lamministrazione comunale non è riuscita neanche ad avviare la raccolta differenziata, ad istallare un solo pannello fotovoltaico, a sostituire una sola lampadina a incandescenza con una a basso consumo o addirittura con un Led. Altro che raccolta degli oli esausti o di materiali rigenerabili.
Lunico vero riciclo ad Aversa conclude Grassia è quello che ha riguardato gli assessori comunali, un ricambio continuo, di persone e forze politiche, utile in vista delle prossime elezioni amministrative. Se ci fosse un premio al risparmio in negativo sarebbe giusto darlo allattuale supermaggioranza iperbolica, ben attenta a non far nulla per la vivibilità dei cittadini ma interessata ad auto conservarsi per le prossime elezioni. Quando si dice: pensiamo al futuro!.