Il nuovo vescovo Spinillo prega sulla tomba di Don Diana

di Nicola Rosselli

Angelo Spinillo AVERSA. In preghiera sulla tomba di don Peppe Diana a Casal di Principe, giovedì mattina. Di pomeriggio in visita al “Cottolengo” di Trentola Ducenta per portare conforto ai ricoverati.

Prima giornata intensa per il nuovo vescovo di Aversa Angelo Spinillo che sabato pomeriggio prenderà ufficialmente possesso della sua nuova Diocesi proveniente da quella salernitana di Teggiano-Policastro. Un inizio che rappresenta un taglio netto con le abitudine del proprio predecessore. Monsignor Spinillo si è presentato con i fatti ricordando che don Peppino è un esempio da seguire e non una figura ingombrante. Al cimitero di Casal di Principe, in piena terra di camorra, il pastore ha sostato in preghiera sulla tomba del sacerdote che ha testimoniato con la propria vita l’impegno per un risveglio delle coscienze. Sempre a Casale, monsignor Spinillo ha incontrato il papà di don Peppe. In precedenza, proprio nella sua prima intervista rilasciata a Pupia, il nuovo pastore della diocesi normanna, aveva già avuto parole di elogio per don Peppe Diana per il quale non sempre la chiesa aversana aveva avuto parole lusinghiere.

“Non ho conosciuto don Peppe Diana, – ha affermato Spinillo –ma ho sulla mia scrivania con la sua famosa frase “non è necessario essere eroi, basta avere ilcoraggio di denunziare”, una frase che rappresenta un precetto da seguire”. Sempre in relazione al sacerdote casalese, vittima della camorra per il suo impegno civile, monsignor Spinillo aveva espresso il desiderio di voler pregare sulla sua tomba e lo ha fatto al suo primo giorno in diocesi. Nel corso di un’intervista ad una tv locale, Spinillo ha affermato: “Sono contento di essere qui con voi e lo sono perché il Signore ci ha chiamato a vivere e camminare insieme in questa realtà in questo momento particolare della storia ed ogni momento è collegato con l’eternità. Da qui la fiducia grande di condividere il collegamento delle singole azioni di ogni giorno con l’eternità, con la pienezza che il Signore ci dona nell’eternità. Basta ricordare le parole di Gesù nel Vangelo: seppure avete date un bicchiere d’acqua al più piccolo di questo mondo, lo avete dato a me. Siamo qui a condividere la Speranza anche nelle piccole cose di tutti i giorni”.

L’appuntamento è per sabato a Porta Napoli, alle 16, dove ad attendere il nuovo pastore ci saranno il sindaco Mimmo Ciaramella, il clero con diversi vescovi campani, il cardinale arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe e le associazioni religiose che in processione raggiungeranno la cattedrale dove sarà officiata una solenne concelebrazione.

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