Pdl: “Basta con la distinzione tra ex Fi ed ex An, siamo un partito unico”

di Livia Fattore

PdlAVERSA. “Non è possibile che si continui a parlare ancora in termini di ex alleanzini ed ex forzisti, oggi noi siamo il Popolo della Libertà, alle prossime elezioni ci candideremo nel Popolo della Libertà e non possiamo non essere considerati unitariamente nel Popolo della Libertà”.

E’ unanime la voce che promana dai consiglieri comunali pidiellini dopo che alcuni avrebbero voluto mettere nell’angolo gli ex alleanzini Michele Galluccio ed Emilio Scalzone affermando che i due avevano “addirittura” due assessori (Giampaolo Dello Vicario e Gino Della Valle) a fronte di due soli consiglieri e che, quindi, qualcosa non andava. Immediata la risposta dagli ambienti ex alleanzini dove hanno fatto notare che con cinque consiglieri comunali gli ex di Forza Italia hanno ben quattro assessori, oltre a Mattiello del Gruppo Unico delle Autonomie il cui ingresso in maggioranza è stato subito da tutti su diktat del sindaco Mimmo Ciaramella e del coordinatore cittadino Nicola Golia.

Alla fine, quindi, si cerca una terza via e non è detto che sia facile da trovare, dopo tutte le soluzioni ipotizzate in precedenza, come quella di mettere fuori dall’esecutivo gli assessori che non erano stati eletti in consiglio comunale come Vincenzo Lanzetta e Luciano Luciano o che avevano promesso di dimettersi in cambio della candidatura alle ultime elezioni provinciali come Dello Vicario.

L’altro giorno, in vista della riunione che deve tenersi lunedì sera presso la sede del Pdl in via Diaz, si sono fatti sentire anche i tre esponenti storici del dissenso interno, che da sempre reclamano maggiore partecipazione e democrazia interna al partito di maggioranza relativa: Emilio Scalzone, Michele Galluccio e Nicola Andreozzi. I tre hanno sentito il bisogno “di chiarire la convinzione di appartenenza alprogetto unitario del Pdl”. E hanno anche escluso una spaccatura interna soprattutto per “occupazione di poltrone”. Ma, ce lo consentano i tre consiglieri di maggioranza, questo è vero sino ad un certo punto. Infatti, in seno al Pdl si sta vivendo una vera e propria guerra per occupare posti che offrano visibilità in vista dell’ormai imminente appuntamento elettorale delle amministrative della primavera 2012. Sono in tanti ad ambire ad un posto al sole, mettendo fuori tutte le argomentazioni possibili.

Una guerra interna nella quale, ancora una volta, come accaduto sino ad oggi, a farne le spese è la città normanna. L’attività amministrativa, infatti, rischia di finire stritolata dalle diatribe personali e il sogno del sindaco Ciaramella di dare vita ad un “finale pirotecnico e con le stelline” rischia di rimanere tale.

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