AVERSA. Il voler allargare il direttivo cittadino è una volontà condivisa dai più e, ovviamente, non viene solo da me. Nicola Golia, coordinatore cittadino del Popolo della Libertà, …
… nonché vicepresidente dellamministrazione provinciale di Caserta, interpellato sulle perplessità espresse dal consigliere comunale Carlo Amoroso sullingresso nel direttivo cittadino di vecchi e nuovi personaggi della politica cittadina e provinciale, spiega il perché di scelte che ritiene, tra laltro, logiche. Un partito che si rispetti ha dichiarato lesponente del partito di maggioranza relativa deve avere sempre le porte aperte al dibattito e al confronto di idee. Non possiamo permetterci di chiuderci in noi stessi. Del resto, è insito nellistituzione partito stessa questo intento di ampliamento. Passando, poi, al caso specifico afferma: Probabilmente, come capita spesso, anzi quasi sempre, alcune decisioni non vengono prese allunanimità. Cè qualcuno che dissente dalla maggioranza del partito, ma questo fenomeno rientra nella normale dialettica interna a qualsiasi organismo.
Nel caso di Amoroso, che si è opposto rigorosamente ad un eventuale ritorno del figliol prodigo in casa del Popolo della Libertà, ossia dellex assessore provinciale alla pubblica istruzione nella giunta Ventre, Sergio Di Meo, dopo la sua parentesi nel Partito Socialista, Golia afferma: Anche in politica, come in tutte le cose della vita, si possono riscontrare simpatie e antipatie personali. Non so se siamo di fronte ad uno di questi casi, ma potrebbe essere.
Passando dalla politica parlata ai fatti amministrativi, Golia ricorda che il Pdl aversano, nella sua interezza, sta effettuando diversi incontri sul Piano casa per cercare di capire come intervenire anche dopo il grossolano errore a cui è andata in contro la maggioranza lo scorso anno, quando, di fatto, ha votato una delibera che snaturava la stessa legge regionale del dicembre 2009. E nostro obiettivo ha concluso Golia avere un confronto franco e leale sul tema con tutte le forze politiche, sindacali e associative, oltre che, ovviamente del mondo universitario, per giungere ad un decisione condivisa.