AVERSA. Rimpasto si, rimpasto no, rimpasto forse…. Mentre i consiglieri comunali e gli assessori del Popolo della Libertà continuano a sfogliare la classica margherita sotto gli occhi vigili del sindaco Mimmo Ciaramella …
… e del coordinatore cittadino dello stesso partito, il vicepresidente dell’amministrazione provinciale Nicola Golia, continua la guerra sotterranea per giungere alla decisione ingrata di individuare chi dovrà lasciare la propria comoda poltrona in seno all’esecutivo cittadino. A fronte di tre consiglieri che hanno avanzato la propria candidatura: Michele Galluccio, Carlo Amoroso e Mario Tozzi (ai quali sembra essersi aggiunto anche Emilio Scalzone) ci dovrebbero essere tre assessori disposti a lasciare.
La vulgata politica li ha individuati nei due non eletti consiglieri, ossia Enzo Lanzetta e Luciano Luciano, e in Giampaolo Dello Vicario, che si era dichiarato pronto a lasciare in caso di candidatura al consiglio provinciale di Caserta (cosa che è avvenuta oramai un anno fa). Pare, però, che alla fine, secondo i vertici cittadini del Pdl, i posti che potranno liberarsi in giunta siano solo due, ossia quelli di Lanzetta e quello di Dello Vicario, perché Luciano è considerato inamovibile per il lavoro svolto e ancora da svolgere nel settore dell’igiene urbana. A questo punto a rimetterci potrebbe essere, paradossalmente, Galluccio che, invece, sostiene di dover entrare in giunta in sostituzione di Dello Vicario, perché in quota ex Alleanza Nazionale.
Ma c’è chi, tra i consiglieri comunali, fa notare che la precisazione è anacronistica, visto che nel Pdl la divisione non ha più ragione di esistere, ma anche perché, pure a volerla perpetuare, gli ex alleanzini rimasti in Consiglio comunale dopo l’uscita dalla coalizione dei finiani di Futuro e Libertà sono solo due: lo stesso Galluccio e Scalzone, per cui si avrebbe il paradosso che due consiglieri comunali possano esprimere altrettanti assessori. Attualmente, oltre allo stesso Dello Vicario, c’è Gino Della Valle.
La situazione appare, dunque, molto più complessa di quella che potrebbe apparire ad un esame superficiale e le ricadute sull’attività amministrativa non sono certe positive, soprattutto se si tiene conto che sul tappeto vi sono decisioni importanti da adottare come il piano casa o i bilanci, consuntivo 2010 e preventivo 2011. La prossima puntata, per la cronaca, ci sarà lunedì, quando è in programma una riunione del gruppo consiliare.
