NAPOLI. Lo sviluppo e lincentivazione della Banda Larga e del Wi Fi presto sarà realtà anche in Regione Campania grazie alla proposta di legge regionale a firma del capogruppo vicario Pdl in Regione Campania, Daniela Nugnes.
Il disegno di legge denominato Norme per lincentivazione e lo sviluppo della Banda Larga e del Wi Fi nella Regione Campania ha cominciato il suo iter presso il consiglio regionale dove entrambi le esponenti del Pdl contano di far approvare la proposta di legge in breve tempo. La proposta punta alla diffusione capillare dellopportunità di accesso alla Banda Larga (operatori senza fili) in modo tale da creare, al fianco delle soluzioni tradizionali basate sulla rete telefonica, una valida ed importante alternativa allAdsl, specialmente nelle aree rurali. Combinando le due soluzioni si incrementerà lutilizzo della Banda Larga in Regione Campania.
Questa proposta trova le fondamenta nella pianificazione delle infrastrutture di telecomunicazioni di nuova generazione (articolo 6 Legge Finanziaria 2006) e si ispira al decreto ministeriale 4 ottobre 2005 dellallora ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi attraverso il quale venne liberalizzato lutilizzo delle frequenze utilizzate per Wi Fi (2.4 Ghz). In ultima analisi la proposta di legge Nugnes sposa pienamente il protocollo dintesa siglato tra lAnci ed il ministero dello sviluppo economico proprio per favorire lo sviluppo della banda larga e delle reti di nuova generazione.
Lentusiasmo e la soddisfazione per questo importante passo in avanti nel settore delle telecomunicazioni regionale si legge sul volto dellonorevole Nugnes, che commenta: Lo sviluppo della Banda Larga e del Wi Fi in Campania rappresenta la concretizzazione di infrastrutture strategiche per laumento della competitività dei territori e la riduzione delle distanze tra il centro e le cosiddette aree rurali. In questo modo, facendo esplicitamente seguito al decreto ministeriale Landolfi del 4/10/2005, creeremo i presupposti per una rapida diffusione della tecnologia anche in aree normalmente sprovviste di infrastrutture di accesso.