CASERTA. Sono ancora stazionarie del bambino undicenne di Teverola (Caserta), P.L.,ferito da un colpo di fucile al volto che gli ha distrutto il naso e parte del viso.
Un colpo di fucile avvolto da un fitto mistero. I carabinieri del reparto territoriale di Aversa che, alle direttive del tenente colonnello Francesco Marra, conducono le indagini sullepisodio, stanno puntando sul ritrovamento del fucile da caccia dal quale è partito il colpo. In questo senso, i militari stanno ascoltando anche quanti erano presenti in prossimità del luogo in cui il ragazzino, ricoverato in prognosi riservata allospedale per bambini Santobono di Napoli, è stato ferito o si è ferito.
Secondo una prima ricostruzione, operata dai militari aversani, domenica mattina il padre del piccolo lo ha portato con sé, insieme al fratello di 13 anni, intorno alle 8, nellappezzamento di famiglia nei pressi dei Regi Lagni, sul territorio del comune di Carinaro. Luomo sarebbe rimasto con i figli fino a poco prima delle 11, quando li ha lasciati sul posto dicendo loro che, da lì a poco, sarebbe passata la mamma a prenderli. Nelle vicinanze cerano anche altri agricoltori conoscenti, quelli che poi hanno soccorso il piccolo. Tra le ipotesi al vaglio dei carabinieri la possibilità che il piccolo si sia ferito con un fucile lasciato incustodito o da un colpo partito accidentalmente da qualcuno dei presenti.
Qualunque che sia stata la causa, comunque, larma è stata fatta sparire immediatamente dopo ed è su di essa che si sono incentrate le attenzioni degli investigatori che sono fiduciosi di giungere alla soluzione del caso in breve tempo.
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