Milan frena, il Napoli accorcia le distanze, l’Inter insegue

di Redazione

SosaIl Milan vienefermato dal Genoa sul pareggio, ne approfitta il Napoli che supera il Cesena e va a -3 dai rossoneri, non la Lazio (1-1 con il Chievo all’Olimpico), sorpassata dall’Inter che batte 5-3 la Roma al Meazza e sale al terzo posto.

Il Palermo vince a Lecce e raggiunge l’Udinese al quinto posto. In zona salvezza vince solo il Brescia che batte il Bari e praticamente lo condanna alla B. Negli anticipi di sabato la Juve torna alla vittoria battendo per 3-1 in trasferta il Cagliari, ex squadra del neo acquisto Matri, mentre l’Udinese continua la striscia positiva contro la sempre più “persa” Sampdoria, che perde 2-0 al Friuli.

Genoa-Milan 1-1. Il Milan rallenta a Genova e la fuga scudetto non decolla. Il Genoa non si nasconde e prova a pungere soprattutto con il vivace Floro Flores. Si gioca a ritmi elevati, nessuno tira indietro la gamba. Gli spazi scarseggiano, così come le occasioni da rete. Ibrahimovic e Pato cercano il dialogo e l’intesa funziona alla perfezione al 29′. Lo svedese inventa un assist con tunnel, il brasiliano deve solo appoggiare il pallone in rete: 1-0. Il numero 7 potrebbe concedere il bis al 33′, quando viene servito alla perfezione da Robinho. Stavolta Pato perde tempo a controllare, Dainelli fa in tempo a rimediare. I padroni di casa provano a reagire e si fanno vivi dalle parti di Abbiati con una punizione di Floro Flores al 40′: mira imprecisa, il portiere rossonero può limitarsi ad osservare. L’attaccante si riscatta ampiamente al 46′, quando sfrutta un rimpallo favorevole che si trasforma in assist. Diagonale perfetto. Il Milan riparte in attacco in avvio di ripresa ma non brilla per fluidità di manovra. Allegri si affida a Cassano, che al 63′ rileva l’evanescente Robinho. L’inserimento del barese dovrebbe ridare linfa all’attacco rossonero e invece toglie equilibrio al Milan. Il Genoa non si accontenta del pareggio e si insedia nella metà campo avversaria: qualche cross, ma tiri in porta non se ne vedono. Il Milan prova a farsi vivo nel finale, ma punta quasi esclusivamente sui lanci lunghi: nemmeno Ibra, in queste condizioni, può fare granchè e il pareggio resiste.

Inter-Roma 5-3. L’Inter, dopo le vittorie su Palermo e Bari, battono 4-3 al Meazza i giallorossi, orfani di Totti (a casa con la febbre), Mexes (squalificato), Pizarro (convalescente) e Adriano (infortunato) e col futuro presidente Thomas Richard DiBenedetto che da Boston guarda per la prima volta la Roma dal vivo. Una gara spettacolare. Nerazzurri subito avanti grazie ad una prodezza del centrocampista olandese Sneijder che indovina al 3′ un tiro sotto l’incrocio. Pari giallorosso con Simplicio al 13′, poi doppio miracolo di Julio Cesar su Menez e Borriello. Si scatena Eto’o che va in rete al 35′ e, su rigore, al 63′, fischiato per fallo in area di Burdisso su Pazzini. Il difensore giallorosso viene espulso e la Roma prosegue in 10. Al 71′ colpo di testa di Thiago Motta, che cala il poker.La partita sembra conclusa ma la Roma riparte.Al 75′ Vucinic devia in rete su punizione di De Rossi. All’82’ è Loria, su calcio d’angolo, ad infilare di testaJulio Cesar.Ma quando la speranza di pareggiare per la Roma sembra farsi concreta arriva al 45′ il sigillo di Cambiasso, su assist di Zanetti, che fissa il risultato sul 5-3.

Napoli-Cesena 2-0. Napoli va in vantaggio con il minimo sforzo ad inizio gara. Agli azzurri basta una buona partenza che porta a sbloccare subito il risultato con il solito Cavani al 13′. L’uruguayano trova il 18esimo gol in campionato in 24 giornate: Hamsik lancia in area sulla destra Maggio che rimette all’indietro per l’accorrente Cavani che di piatto destro infila rasoterra il primo palo. Poi la squadra di Mazzarri si limita a controllare con ordine la replica, comunque abbastanza sterile dei romagnoli, che si affidano solamente alle iniziative di Giaccherini e Jimenez, ben controllati da Santacroce e Cribari. Unico sussulto al 24′ il gol annullato al Cesena. Jimenez triangola con Bogdani sulla sinistra in area e insacca, ma da posizione di fuorigioco. Ad inizio ripresa il Napoli spinge per chiudere subito la partita. E ci sarebbe anche riuscito se la terna arbitrale avesse visto il pallone entrare in porta. Al 3′ infatti su un colpo di testa di Maggio, Antonioli respinge il pallone ma abbondantemente dentro la porta. Il Cesena si chiude bene e cerca di ripartire in contropiede ma tranne una ghiotta occasione di Bogdani crea molto poco. Nel finale non serve neanche il’inserimento del nuovo arrivato Rosina per ribaltare il risultato che i partenopei chiudono al 46′: Cavani salta Santon e serve Mascara, cross basso dalla destra per Sosa che in spaccata insacca sotto la traversa, la rete del definitivo 2-0.

Lazio-Chievo 1-1. Finisce 1-1 con la rete di Hernanes, la giornata sì del Chievo, e il mezzo muso lungo di Zarate, tornato in campo dopo la squalifica per rissa col Bologna e uscito tra i fischi al 33′ della ripresa senza aver lasciato il segno. Il sapore è quello dell’occasione mancata, perché dopo il successo con la Fiorentina e il pari con il Milan, la squadra di Reja deve accontentarsi del punto che ne mette in luce la poca incisività in attacco. Con l’unica novità di Bresciano (inguardabile nel centrocampo bianconceleste), il tecnico laziale ha confermato il giovane Kozak, nel tandem d’attacco con il rientrante Zarate. Il diciottenne non segna, ma in campo si fa sempre molto vedere. L’altro gioiello di casa Lazio, Hernanes spicca per la rete del vantaggio allo scadere del primo tempo: fino ad allora non aveva fatto molto, ma la punizione-gol vale la partita. Il pari alla fine è giusto, perché se la Lazio ha premuto di più in avvio, il Chievo ha cercato e ottenuto il pari facendo tremare negli ultimi dieci minuti i padroni di casa, troppo remissivi nel difendere prima l’1-0 e poi il pareggio. Eppure qualche occasione i biancocelesti l’avevano avuta: al 12′ con Kozak che salta un avversario, calcia piano ma la palla sarebbe entrata se Frey non avesse salvato sulla linea. Al 39′ con Dias che su un corner si alza bene di testa e stavolta è Fernandes a salvare la porta del Chievo. Nella ripresa il Chievo si fa più aggressivo alla ricerca della rete che arriva al 19′ su un angolo di Bogliacino. La difesa laziale (Dias si fa anticipare, ma è l’unica pecca di una buona gara del giocatore) dorme un po’ e Cesar si insinua sul secondo palo. La Lazio rallenta ancora, il Chievo torna a casa con una nuova conferma.

Lecce-Palermo 2-4. Avanza il Palermo grazie ad un secondo tempo efficace. La squara di Delio Rossi a Lecce deve inseguire due volte: i pugliesi vanno avanti con Giacomazzi e Jeda ma si sbriciolano dopo un’ora di gioco. Al primo pareggio di Miccoli, il Palermo fa seguire una micidiale raffica nella ripresa: in cinque minuti Pastore, Hernandez e Ilicic imbucano a ripetizione e fanno calare il sipario sulla sfida.

Brescia-Bari 2-0. Il Brescia si rilancia, il Bari sprofonda e vede spalancarsi l’orizzonte sulla serie B. Pugliesi sempre più ultimi dopo che lo scontro diretto tra disperati si è risolto in favore delle rondinelle che al contrario rifiatano e riprendono slancio nella lotta per non retrocedere. Il tutto grazie ad un gol su rigore di Diamanti a decidere un match in cui il Bari ha lottato fino all’ultimo secondo tenendo sempre sulla corda la squadra di casa. Fino a che, dopo un miracolo di Arcari, il Brescia non ha chiuso definitivamente i giochi in pieno recupero

Bologna-Catania 1-0. Il Bologna ha superato il Catania con un gol di Portanova. I siciliani hanno giocato in dieci per quasi 70 minuti, vista l’espulsione di Alvarez al 21′. La superiorità numerica ha dato gambe e fiato a una squadra un po’ assopita e al 40′ è arrivato il gol che ha deciso la partita. Pregevole tocco di Mudingayi (poi rimasto negli spogliatoi per un lieve infortunio), Perez ha raccolto in area, con un numero si è liberato in inserimento di due difensori e ha trovato l’assist d’oro per Portanova, che davvero non ha dovuto fare altro che metterla dentro.

Parma-Fiorentina 1-1. Pareggio giusto in una partita che ha visto la resurrezione di Amauri dopo la lunga parentesi grigia nella Juventus. Sul il vantaggio del Parma: cross di Giovinco e splendida rovesciata vincente del neo acquisto. Fiorentina a rete su rigore con D’Agostino per una trattenuta di Gobbi su Camporese. Fra i viola si è rivisto Mutu: perdonato e mandato in panchina, ha sostituito Behrami negli ultimi minuti.

Cagliari-Juventus 1-3. La Juventus allontana la crisi vincendo a Cagliari grazie ai gol del nuovo acquisto Matri, già contestato dopo la prova modesta di Palermo. Stavolta invece l’attaccante è stato all’altezza della sua fama e non solo per la doppietta. E’ stata una partita che la squadra di Del Neri ha giocato molto meglio rispetto alle ultime deludenti prove. E soprattutto, è stata una partita che ha dimostrato di voler vincere quando sull’1-1 e con un Cagliari niente affatto pago, Del Neri ha messo dentro due attaccanti, Del Piero e Toni, al posto di Marchisio e Krasic. Juve in vantaggio con Matri che dopo essersi mangiato un gol, lo realizza con un destro potente ed anche con la complicità di Agazzi che copre male il palo. Bella reazione del Cagliari e pareggio: cross di Cossu, la difesa della Juventus si dimentica di Acquafresca che incrocia e batte Buffon sul palo opposto. La Juve comincia la ripresa con molta grinta e alla mezz’ora arriva il raddoppio di Matri: gran tiro al volo su cross di Chiellini dal fronte sinistro. Poi nel giro di pochi minuti il Cagliari passa dal possibile pareggio al gol che chiude la gara. Al 37′ Nené di testa batte Buffon, l’arbitro Rocchi annulla per una trattenuta di Canini ai danni di Toni e quattro minuti dopo e Toni, sempre di testa, a regalare ai bianconeri il gol della sicurezza con un gran colpo di testa su cross di Del Piero.

Udinese-Sampdoria 2-0. Il risultato è la conseguenza di un match che l’Udinese comanda sin dalle prime battute. La formazione allenata da Guidolin, la più in forma del campionato, con merito sblocca il risultato al 19′. Sanchez sfiora di testa la punizione battuta da Di Natale, Curci è beffato: 1-0. Il vantaggio non sazia i friulani che continuano a spingere, tenendo costantemente in allarme la retroguardia blucerchiata. La Samp è impalpabile in attacco: Biabiany e Maccarone non si vedono e Belardi deve sorvegliare solo una conclusione imprecisa di Palombo. L’Udinese concede il bis al 40′ in contropiede. Sanchez ispira, Di Natale arriva davanti a Curci e fa centro. Nella ripresa l’Udinese amministra il vantaggio, La Samp prova a pungere all’83 con Mannini: Belardi battuto, ma il pallone è respinto dalla traversa.

CLASSIFICA: Milan 49, Napoli 46, Inter 44*, Lazio 42, Palermo 40, Udinese 40, Roma 39*, Juventus 38, Cagliari 32, Chievo 31, Fiorentina 29*, Bologna 29*, Genoa 28*, Sampdoria 27*, Parma 26, Lecce 24, Catania 23, Brescia 22, Cesena 21, Bari 14. *una partita in meno

RECUPERI. Tre recuperi in serie A: Fiorentina-Inter mercoledì 16 febbraio alle 18.30,Samp-Genoa mercoledì 16 febbraio alle 18.30, e Bologna-Roma (da definire).

PROSSIMO TURNO (12-13 febbraio): sabato 12 Milan-Parma (ore 18), Roma-Napoli (20.45); domenica 13, ore 12.30 Palermo-Fiorentina, ore 15 Bari-Genoa, Brescia-Lazio, Cagliari-Chievo, Catania-Lecce, Cesena-Udinese, Sampdoria-Bologna, ore 20.45 Juventus-Inter

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