NAPOLI.Rispetto a mercoledì sera è aumentata di oltre 150 tonnellate la quantità di rifiuti in strada a Napoli: attualmente ne rimangono da prelevare circa 1150 e la situazione più critica si registra nella zona orientale della città.
“Ho preso un impegno specifico per quell’area – ha detto l’assessore all’Igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli – e in giornata dovremmo passare ai fatti. I quartieri orientali sono sotto pressione e stanno soffrendo più di altri gli effetti della nuova emergenza”.
Intanto, ieri, sono state conferite complessivamente 965 tonnellate di immondizia: 339 a Chiaiano, 184 a Tufino, 114 a Giugliano in Campania e 328 a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e lo Stir di Caivano è ancora fermo. Giacomelli ha espresso “fortissima preoccupazione per la situazione, con particolare riferimento alla discarica di Chiaiano dove, la notte scorsa, è stato possibile conferire solo 235 tonnellate a fronte delle 650-700 autorizzate”.
Quantità ridotte a causa delle difficoltà tecniche legate alla saturazione della discarica che rendono più complicate le operazioni di deposito. Nell’incontro di ieri in Prefettura, al quale hanno preso parte il prefetto De Martino e la Provincia di Napoli, rappresentata dall’assessore Caliendo, è stato assicurato il massimo impegno per cercare di organizzare lavori all’interno della discarica di Chiaiano che consentano di aumentare il conferimento quotidiano. “Ulteriore elemento di preoccupazione – ha concluso Giacomelli – è rappresentato dal prolungato fermo dell’impianto Stir di Caivano, che non riesce a evacuare la frazione umida stipata nelle vasche”. In provincia, soprattutto nei comuni a Nord del capoluogo, la situazione invece resta drammatica, come lo è da mesi.