NAPOLI. I carabinieri dei comandi provinciali di Napoli e Pescara hanno sgominato un traffico didroga tra la Campania e l’Abruzzo,eseguendo 18 ordinanze dicustodia cautelare in carcere.
Tra gli arrestati Salvatore Puccinelli, alias ”Totore straccetta”, 55enne ritenuto capo dell’omonimo clan camorristico del Rione Traiano. Sottoposto dal 2009 al regime di sorveglianza speciale con obbligo di dimora a Montesilvano (Pescara), Puccinelli si era trasferito nella città adriatica con la moglie, Angela Savarese, 55 anni, e il figlio Ciro Puccinelli, 22 anni.
Secondo gli investigatori, i tre avevano dato vita a un’associazione a delinquere, con tanto di capi e gregari, ognuno con i propri compiti e il proprio ruolo, finalizzata a commettere una serie indeterminata di delitti. Provvedevano cioè al reperimento, alla detenzione, al trasporto continuativo e alla cessione costante di ingenti quantitativi di cocaina, in arrivo da Napoli, per venderla nelle province di Pescara e Teramo attraverso un sodalizio subordinato e strettamente collegato all’organizzazione.
Sempre a Napoli, i carabinieri della compagnia di Napoli-Bagnoli hanno arrestato 11 persone facenti parte di una banda con base nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Bastava una telefonata e consegnavano cocaina direttamente al domicilio di professionisti e imprenditori napoletani nei quartieri “bene” di Posillipo, Chiaia e anche sullisola di Capri. Durante le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, i militari dell’Arma hanno individuato i canali di approvvigionamento e tracciato i rapporti tra i vertici del gruppo di spacciatori ed esponenti dei clan camorristici dei Mazzarella e dei Di Biase, attivi nel centro storico di Napoli. Il ruolo dei componenti il gruppo di spacciatori fungeva da tramite fra la malavita organizzata (fornitrice della droga) ed i consumatori della “Napoli bene”.