CAPUA.
Gli importi furono parametrati al costo complessivo del servizio, attestato in 2.786.130,08 euro, relativo allanno 2009. Pertanto la tariffa fissata dalla Giunta Municipale, per le utenze domestiche, era pari ad 3,50 euro al metro quadro. Dallapplicazione della Legge 26 Febbraio 2010, n. 26, successivamente scaturì che per lanno 2010, nella Regione Campania, la Tarsu e la Tia sono calcolate dai Comuni sulla base di due distinti costi: uno elaborato dalle province, anche per il tramite delle società provinciali, che forniscono ai singoli comuni ricadenti nel proprio ambito territoriale le indicazioni degli oneri relativi alle attività di propria competenza afferenti al trattamento, allo smaltimento ovvero al recupero dei rifiuti, ed uno elaborato dai comuni, indicante gli oneri relativi alle attività di propria competenza.
I comuni determinano, sulla base degli oneri sopra distinti, gli importi dovuti dai contribuenti a copertura integrale dei costi derivanti dal complessivo ciclo di gestione dei rifiuti. Le amministrazioni comunali provvedono ad emettere, nel termine perentorio del 30 settembre 2010, apposito elenco, comprensivo di entrambe le causali degli importi dovuti alle amministrazioni comunali e provinciali per lanno
“E da tener presente – si legge in una nota dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Capua – che la ratio della Legge 26 tende essenzialmente alla creazione di un ciclo integrato dei rifiuti che possa nascere e chiudersi allinterno dei confini territoriali della Provincia di Caserta ed al raggiungimento di elevate percentuali di raccolta differenziata in modo da determinare, in un prossimo futuro, un risparmio economico per i cittadini che si potrà quantificare con il minor conferimento di indifferenziato presso le discariche e la realizzazione dellimpiantistica necessaria per il recupero delle materie prime”.