CASERTA. Tre giovani sono stati arrestati a Caserta con l’accusa di rapina, violenza sessuale di gruppo e minaccia aggravata nei confronti di pubblico ufficiale.
I tre indagati, un 23enne e due fratelli di 22 e 23 anni, sono accusati di avere rapinato in diverse circostanze alcune prostitute straniere che esercitavano il loro mestiere in appartamento. I tre, armati di pistola avrebbero picchiato quattro donne e poi le avrebbero seviziate per farsi consegnare i soldi guadagnati dall’attività di prostituzione, i telefonini, gli oggetti d’oro. Prima di andare via i malviventi hanno violentato a turno alcune delle donne. Il tutto avveniva mentre le vittime erano tenute sotto la minaccia costante di una pistola.
I carabinieri della compagnia di Caserta, che da tempo stavano dando la caccia a bande di rapinatori di prostitute, sono arrivati in tempo prima che i tre malviventi andassero via dall’abitazione dove avevano commesso la rapina e lo stupro. I tre sono stati arrestati ma l’azione è stata rischiosa e complicata. Uno dei banditi ha puntato la pistola contro i carabinieri per cercare di evitare l’arresto ma è stato bloccato e ammanettato. Le donne sono state portate in ospedale per le violenze subite e il forte choc. Denunciato in stato di libertà lo zio dei due fratelli con l’accusa di favoreggiamento.