Risanamento litorale domizio, Cerreto illustra progetto “Providune”

di Redazione

 CASERTA. Riscontri positivi per il lavoro fino ad ora svolto per il progetto “Providune”, realizzato dalla Provincia di Caserta, Settore programmazione e Programmi Comunitari, Assessorato ai rapporti con l’Ue, in qualità di partner, nell’ambito del programma “Life + Natura 2007”.

Questo è quanto emerge dalla visita di monitoraggio organizzata la scorsa settimana dalla Commissione Europea. L’obiettivo del progetto, cofinanziato dall’Ue, è quello di promuovere la “Conservazione e il ripristino di habitat dunali nei siti delle Province di Cagliari, Matera, Caserta”. Per il territorio casertano, il luogo oggetto di intervento è quello individuato come area Sic “Pineta Foce Garigliano”.

Providune si articola in una serie di azioni diverse: azioni preparatorie, consistenti nell’acquisizione di dati di carattere botanico e sedimentologico (riguardanti processi di erosione costiera e delle dune), azioni di conservazione, consistenti nella conservazione delle piante presenti negli habitat dunali, interventi di bio-ingegneria a tutela dell’habitat, realizzazione di passerelle pedonali e parcheggi per regolamentare l’accesso e, infine, azioni di comunicazione e diffusione dei risultati che riguarderanno turisti, scuole e comunque tutti gli stakeholders a livello istituzionale ed associativo del territorio provinciale. A conclusione del progetto seguirà un piano di conservazione post-life che dovrà garantire la sostenibilità negli anni delle azioni realizzate ed assicurare il mantenimento a lungo termine dei siti.

La visita di monitoraggio, voluta dalla Commissione Europea, ha avuto lo scopo di riscontrare sul campo l’efficacia e l’efficienza delle azioni finora implementate, in particolare per ciò che attiene il recupero, il risanamento e la salvaguardia degli habitat presenti nell’area Sic “Pineta Foce Garigliano”. Tali azioni sono, infatti, di grande rilevanza poiché propedeutiche alla conservazione delle specie vegetali caratteristiche ed alla realizzazione di una banca dati floristico-vegetazionale e abiotica per la gestione a lungo termine del complesso dunale.

Nel corso della visita sono state anche analizzate le azioni realizzate dalla Provincia di Caserta, al fine di evitare il degrado degli habitat causato dal calpestio. Grande rilevanza assume, a riguardo, l’installazione di pannelli informativi, che guidano i visitatori ad una corretta e rispettosa fruizione dell’area. Nella realizzazione delle diverse attività previste da “Providune” la Provincia di Caserta agisce in sinergia con i Comuni di Sessa Aurunca e Cellole e si avvale del prezioso contributo tecnico dell’Autorità di Bacino dei Fiumi Liri – Garigliano – Volturno, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Scienze della Terra e della Seconda Università di Napoli – Dipartimento di Scienze della Vita, che hanno realizzato accurate attività di studio e ricerca, necessarie ad assicurare la corretta implementazione delle azioni ed il conseguimento dei risultati attesi.

Nei prossimi mesi l’azione di Providune continuerà con la sensibilizzazione di turisti, con attività educative nelle scuole, incontri di coordinamento e scambio di esperienze tra i partner del progetto, l’organizzazione di un convegno internazionale, l’attività di networking con altri progetti Life italiani ed europei sugli habitat costieri ed infine con il Piano di conservazione Post-Life.

Con il progetto Providune – ha spiegato l’assessore ai Rapporti con l’Ue, Marco Cerretola Provincia, e in particolare l’Assessorato ai Rapporti con l’Ue, intende dare il suo prezioso contributo alla più vasta battaglia per il risanamento ed il rilancio del Litorale Domitio. Questo è un obiettivo prioritario del presidente della Provincia, Domenico Zinzi, e dell’intera Amministrazione. Riqualificare un sistema dunale presente alla Foce del Garigliano e metterne a conoscenza la collettività, contestualmente alla messa in rete dello stesso con siti di interesse comunitario del litorale materano e cagliaritano, rappresenta un’azione qualificante che connota la volontà di riscatto di un territorio che deve riconquistare lo spazio che merita nel panorama nazionale”.

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