Berlusconi: “Pdl in piazza”. Ma arriva la smentita

di Redazione

Daniela Santanchè e Michela Vittoria Brambilla ROMA.E’ “giallo” intotno alla serie dimanifestazioni politiche su tutto il territorio nazionale che il Pdl doveva organizzare tramite le sue ‘pasionarie’ Daniela Santanchè e Michela Vittoria Brambilla.

Dopo ilcomunicato del portavoce del partito, che parlava di iniziative “a sostegno dell’attività di governo e a difesa del premier dalle aggressioni mediatico-giudiziarie”, è giunta la smentita prima del portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, e poi dallo stesso portavoce del partito, Luca D’Alessandro, che ha parlato di “equivoco”.

Già nei giorni scorsi si era parlato di una manifestazione a Milano del Pdl a sostegno di Berlusconi il 13 febbraio prossimo, alla quale avrebbe dovuto intervenire lo stesso presidente del Consiglio. La notizia era stata smentita dopo un appello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad abbassare i toni della polemica istituzionale, pena il possibile scioglimento delle Camere.

Poi, martedì, la notizia della “mission” conferita a Santanché e Brambilla, e infine il nuovo passo indietro. “E’ vero che i coordinatori nazionali hanno proposto al presidente Berlusconi di inserire nell’organigramma di partito Daniela Santanché, che in qualità di sottosegretario all’Attuazione del programma potrà predisporre un piano d’iniziative per illustrare ai cittadini le realizzazioni del governo Berlusconi. Ma questo non ha nulla a che vedere con le vicende giudiziarie che vedono coinvolto il Presidente”, si legge ella nota del portavoce.

Anche il coordinatore nazionale e ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, hanno escluso che vi siano in preparazione delle manifestazioni: “A tutela del premier non bisogna organizzare proprio nulla… Non c’è bisogno di una campagna”, ha detto La Russa, a margine di un vertice tenuto dal Pdl a Palazzo Grazioli. Il ministro ha riferito che nell’incontrosi è parlato di giustizia e della riforma della giustizia, di riforme economiche e della necessità di fare cose concrete. “Era presente il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha relazionato sulla situazione in Egitto. Abbiamo anche parlato del partito e della necessità di accelerare la capacità di dare risposte e di divulgare le cose buone che abbiamo fatto”, ha riferito il ministro. Alla domanda su a che punto siano i provvedimenti per il rilancio della crescita economica annunciati da Berlusconi, La Russa ha detto: “Li stiamo preparando ma non voglio togliere il merito ai ministri competenti. Abbiamo parlato di cose che riguardano direttamente la vita dei cittadini”.

Intanto, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, conferma che l’iter legislativo del “processo breve” è stato rimesso in marcia con una “ricalendarizzazione” alla Camera. “Il tema non è mai stato cancellato dall’agenda politica della nostra coalizione ed anche pronunciamenti recenti della Corte di Strasburgo richiamano l’Italia ad una accelerazione dei processi”, ha spiegato il Guardasigilli durante una conferenza stampa tenuta al Parlamento europeo a Bruxelles. Alfano ribadisce che “a determinare un veemente dibattito nella politica italiana non è il tema, che viene sviluppato per l’intero arco del disegno di legge, di un processo che abbia una sua conclusione certa in tempi ragionevoli, quanto l’impatto di un’eventuale norma transitoria, ovvero la sua applicazione ai processi in corso”. Sullo sviluppo complessivo del disegno di legge, il ministro ha affermato che “non ci sono enormi contrasti, tant’è che numerosi ddl della sinistra andavano in quella direzione, magari con dettagli diversi ma con la stessa sostanza”.

Sul fatto che la norma potrebbe di fatto bloccare, ad esempio, il processo Mills contro Berlusconi, “la decisione che è stata assunta a livello di Commissione – ha detto Alfano – è quella di ricalendarizzare e quella sarà la sede nella quale si entrerà nel merito e si parlerà di questo argomento”.

Poi il Guardasigilli ritiene che la “grande riforma della giustizia” sarà realizzata “entro questa legislatura”. La riforma,ha specificato Alfano,”si compone di varie parti”. “Noi – ha spiegato – abbiamo già varato il più grande sistema di contrasto alla criminalità organizzata approvando delle norme che ci vengono invidiate a livello europeo. Abbiamo approvato una riforma del processo civile che ha prodotto una grande, grandissima risultanza, e cioè che dopo circa 30 anni di aumento delle pendenze dei processi civili quest’anno si è invertito il segno. Siamo al segno meno: è calato del 4 per cento”. Definiti questi due passaggi come “un altro grande tassello di questa riforma”, Alfano ha inoltre ricordato che l’informatizzazione del sistema giudiziario “è andata avanti”mentre si sonoregistrati”rallentamenti” sul processo penale “perchè avevamo presentato un progetto di riforma al Senato che ancora è in fase di ritardata trattazione per le vicende politiche che sono note a tutti”.

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