MILANO. Un pacco bomba è stato rinvenuto a Milano, in corso Sempione, intorno alle 13.30 di lunedì, all’angolo tra via Melzi d’Eril davanti all’Eni Store, e a cinquanta metri dalla redazione del quotidiano “Il Fatto”.
Secondo gli artificieri, intervenuti sul posto, l’ordigno, contente tre petardi il cui innesco era collegato a delle bottiglie di benzina, avrebbe potuto provocare danni nel caso fosse esploso.Oltre alla redazione del quotidiano diretto da Padellaro, nelle vicinanze c’è anche la sede della Rai.
L’allarme è stato dato dal gestore del negozio Eni-Energy Store. L’ordigno, ben confezionato e contente una bottiglia di liquido infiammabile e tre petardi collegati a un timer da cucina, sarebbe potuto entrare in detonazione, presumibilmente, intorno alle 13.50: gli artificieri sono riusciti a intervenire prima della possibile deflagrazione. La richiesta di intervento alla polizia era stata fatta alle 13.30: quindi, in meno di 20 minuti, gli artificieri della polizia sono riusciti a scongiurare ogni possibile rischio, disinnescando l’ordigno.
“Non è per noi il pacco bomba. C’è un Energy store dell’Eni all’angolo e la bombetta incendiaria era piazzata proprio davanti alla loro vetrina”. Così il giornalista de “Il Fatto”, Peter Gomez, ha smentito ai microfoni di Radio 24 che l’ordigno fosse indirizzato alla redazione.