MILANO. Nessuna foto di Silvio Berlusconi nudo, ad Arcore, in compagnia di ragazze. Lo confermano fonti giudiziarie dopo la pubblicazione di un articolo de “Il Fatto” che parla, invece, dell’esistenza delle immagini e di “un’asta” per accaparrarsele.
Ufficialmente, delle foto ci sono, ossia quelle trovate durante le perquisizionilegate al caso Ruby,ma giovedì la procura di Milano le ha definite “irrilevanti”. Ma per “Il Fatto” le immagini in circolazione non sarebbero quelle sequestrate, bensì altre. “Le foto – scrive il Fatto- sono state scattate, in più occasioni, nelle residenze del presidente del Consiglio dai cellulari delle sue tante ospiti. In queste ore sono in corso trattative fra agenzie specializzate e alcuni settimanali per aggiudicarsi lo scoop che è forse destinato a cambiare la storia politica del Paese”. “Un primo tentativo di piazzare sul mercato le foto cè stato recentemente, ma è fallito. – scrive ancora il quotidiano – Qualcuno si è presentato presso unagenzia del settore per vendere pochi scatti, ma eloquenti, pretendendo oltre un milione di euro. Era un intermediario che agiva per conto di una delle tantissime papi girl entrate in questi anni nelle residenze del premier. In una delle foto che intendeva piazzare, Berlusconi appare senza vestiti, circondato da alcune ragazze, in un momento in cui non ci sono atti sessuali espliciti. In altre foto che circolano in una sorta di asta sotterranea, il presidente del Consiglio è in compagnia anche di giovanissime”.
In una nota gli avvocati di Berlusconi, i parlamentari del Pdl Niccolò Ghedini e Piero Longo, rendono noto di aver presentato una denuncia contro ignoti nell’eventualità che vengano diffuse foto compromettenti e che sarebbero “palesemente false”.
Intanto,i pm milanesi valutano se dividere in due l’inchiesta sui presunti festini hard ad Arcore, in particolare per quanto riguarda il reato di prostituzione minorile, per il quale il codice prevede la citazione diretta a giudizio e non la richiesta di rito immediato come invece accade per la concussione. La decisione dovrebbe essere presa all’inizio della settimana prossima. Sembra escluso, però, che la procura rinunci del tutto al rito immediato per entrambi i reati contestati e scelga di procedere per via ordinaria attraverso l’udienza preliminare.
Nella giornata di giovedì, ricordiamo, la Camera ha rinviato gli atti alla procura di Milano in quanto ritiene competente il Tribunale dei ministri poiché Berlusconi avrebbe telefonato alla questura milanese per chiedere notizie di Karima “Ruby” el Mahroug in quanto la riteneva nipote del presidente egiziano Mubarak.
FAMIGLIA CRISTIANA: “DONNA SOTTOMESSA”. “Giovani supertruccate, occhi ammiccanti e labbra gonfie, abbondanza di curve sottolineate senza grazia dai vestiti griffati…” e “non bastano a risarcirle le ormai famose buste gonfie di soldi, i gioielli, le promesse di comparsate televisive o di un incarico pubblico”. Il “caso Ruby”, denuncia Famiglia Cristiana, manifesta “una nuova forma di sottomissione femminile che lascia sgomenti, ci si interroga sulla decadenza che avanza, si teme il disastro della coscienza collettiva”. “La tempesta che colpisce il premier Berlusconi – scrive Franca Zambonini, firma storica del settimanale dei Paolini – non è solo affar suo, diventa anche affare nostro se accettiamo in silenzio il sollazzo di un uomo anziano che può permettersi di comprare corpi e anime grazie ai suoi miliardi e a un potere senza limiti”. “Non possiamo più accettare – prosegue Famiglia Cristiana – il silenzio delle donne di fronte a una umiliazione collettiva”. Zambonini appoggia poi l’appello lanciato dalla parlamentare europea Silvia Costa per una giornata di mobilitazione, domenica 13 febbraio.