RECALE. Il Popolo della Libertà, dopo lincontro con tutti i consiglieri di minoranza finalizzato a stabilire la strategia da attuare nel consiglio comunale sul Puc, previsto per giovedì mattina, è ancora più determinato a non lasciare spazi alla maggioranza su un argomento così importante.
Dopo aver presentato le proprie osservazioni nel mese di luglio, il Pdl è deciso ad intervenire a gamba tesa in Consiglio comunale rimarcando la nullità della delibera di giunta di approvazione del Piano Regolatore. I berlusconiani partiranno infatti dal presupposto che la delibera di giunta numero 68 del 2010 è da considerare nulla perché su sette componenti, tre, compreso il sindaco, erano assenti per incompatibilità e dei quattro votanti, due risultano allo stesso modo incompatibili. La stessa delibera risulterebbe quindi votata correttamente da soli due assessori su sette quindi è da ritenersi nulla per mancanza del quorum. Considerando nulla questa delibera è inutile proseguire nelliter di approvazione del Puc dicono dal Pdl in quanto si rischierebbe di spendere soldi e tempo inutilmente. Si ripresenterebbe infatti lo scenario del 2007. Anche in quella occasione la minoranza aveva più volte denunciato limprocedibilità del Puc per lincompatibilità di uno dei votanti. La maggioranza di Porfidia decise di andare caparbiamente avanti vedendosi poi respinto il Puc dalla Provincia proprio per il mancato raggiungimento del quorum. Oggi si rischia di ripetere lo stesso errore quindi, se sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Diabolico è infatti da ritenersi questo atteggiamento della maggioranza che pare proprio non intenzionata ad avere il Puc approvato. Una maggioranza che non ha fatto tesoro dellesperienza del 2007, commettendo gli stessi errori, vuol dire che intenzionalmente presenta un Puc nullo per continuare a gestire come meglio crede la cementificazione di Recale. Il Puc concludono dal Pdl rappresenterebbe infatti una sceneggiata che gli amministratori mettono in essere per continuare a fare promessa ai loro elettori e prendere per i fondelli i cittadini.