RECALE. Il rinvio del Consiglio Comunale sul Puc, per vizio di forma, si può definire solo come un errore da dilettanti. Lo afferma il coordinamento cittadino del Pdl.
E pensare continuano i berlusconiani che questa maggioranza governa la nostra città da circa dieci anni ed è la seconda volta che presenta il Piano Urbanistico. I consiglieri di minoranza, dopo aver criticato lorario mattiniero e le modalità di convocazione, sono rimasti allibiti nel vedere un sommesso sindaco chiedere scusa per lerrore commesso. Il consiglio comunale non si poteva svolgere perché dopo la seduta andata deserta ieri, era necessario, secondo lo statuto, riconvocare il consiglio. La verità è che la maggioranza, non potendo garantire il numero legale per lapertura dei lavori, per le molteplici incompatibilità di consiglieri ed assessori, è stata costretta alla seconda convocazione per avere un numero legale molto più basso. I consiglieri dopposizione non hanno affatto gradito il tiro mancino perché, per lennesima volta, hanno dimostrato di non rispettare i cittadini ed i consiglieri comunali. Incuranti del fatto che tanti consiglieri dopposizione lavorano, hanno fissato un consiglio comunale infrasettimanale ed in prima mattinata per evitare la partecipazione degli stessi consiglieri e dei cittadini.
Una situazione che ha fatto innalzare ancora di più la temperatura dello scontro politico in attesa di questo consiglio infatti, sia il Pdl capeggiato da Isidoro Marcello che il gruppo di Uniti per Cambiare capeggiato da Patrizia Vestini (nella foto), chiederanno le dimissioni del presidente del consiglio Roberto Massi.La convocazione del consiglio spetta infatti al presidente quindi si deve assumere la responsabilità dellerrore. continuano dal Pdl Tuttavia, quello che contestiamo da tempo è latteggiamento del presidente del consiglio in sede di conferenza dei capigruppo. In nessuna conferenza è stato deciso in maniera collegiale la data e lorario del consiglio e, cosa ancora più grave, lopposizione non ha mai avuto lonore di veder inserito allordine del giorno un punto da loro proposto. Il presidente Massi convoca quindi delle conferenze dei capigruppo che sono sostanzialmente inutili. Saranno questi i motivi che ci spingeranno a chiederne le dimissioni nel prossimo consiglio comunale; Massi continua a garantire solo la maggioranza senza avere alcun rispetto per lopposizione quindi i consiglieri di minoranza si tireranno fuori da queste conferenze-farsa.