ORTA DI ATELLA. Dura replica della maggioranza targata Angelo Brancaccio nei confronti del gruppo consiliare di opposizione del Pdl.
“Avremmo voluto non intervenire sulle squallide considerazioni del Pdl poste in essere prima, durante e dopo lultimo Consiglio comunale, per non dare visibilità a dei peones della politica, a degli incapaci sul piano amministrativo, a gente frustrata dallesito dellultima tornata elettorale. Siamo malvolentieri costretti a farlo per esprimere innanzitutto la nostra incondizionata solidarietà a tutti quegli amici che si sono differenziati dal nuovo gruppo dirigente del Pdl, fatti oggetto di aggressioni verbali tanto vili quanto rancorose ed infondate da parte di chi inaugura la ‘nuova stagione’ del suo partito con massicce emorragie di uomini e di risorse non più disposte ad accettare una guida di stampo patriarcale tanto miope quanto distante dal desideri e dai progetti politici di chi li aveva votati.
Siamo costretti ad intervenire poiché le deliranti e fuorvianti considerazioni sul ruolo del sindaco, mostrano una preoccupante ignoranza sulla conoscenza dello Statuto e del Regolamento del Consiglio Comunale; ignoranza che fa il paio con la più assoluta incapacità di formulare una qualsivoglia e decente proposta politica salvo (udite udite!!) quella di richiedere la celebrazione dei Consigli di venerdì sera. Questi paria politici si sono consentiti di affermare tra laltro, che una inesistente indennità del vicepresidente del Consiglio, avrebbe determinato uno spreco di risorse pubbliche senza avere nemmeno lintelligenza di andarsi a leggere gli atti del Consiglio, che avrebbe almeno evitato loro di esporsi al ludibrio pubblico.
In ogni caso è bene che la gente sappia che questi raccogli tutto hanno a più riprese chiesto per loro, in diverse sedi, la medesima carica a patto però che fosse remunerata. Questo cosiddetto nuovo che avanza ad un chiaro invito del Sindaco ad esporre i loro progetti in ordine alla disoccupazione giovanile, alla protezione delle fasce più deboli, ad un nuovo quadro di sviluppo economico ed urbanistico hanno risposto, per bocca del loro capogruppo, che per ascoltare la loro Bibbia occorreva andarli a sentire in qualche convegno.
Vergogna, vergogna, vergogna. Siamo costretti, dunque, ad intervenire perché la gente e noi stessi non ne può più di ricorsi anonimi, di veleni propalati nelle case e sulle piazze, di bugie colossali spacciate per verità, di fango sparso a palate sullintera cittadinanza ortese. Questi metodi nascondono unicamente un astio ed un rancore personale verso ogni componente di questa maggioranza tale da far sorgere il sospetto che lincapacità soggettiva chiede soccorso ad un giustizialismo giacobino che ad Orta non può e non deve avere nessuna cittadinanza.
Prendiamo atto, invece, del ruolo serio e propositivo delle altre forze di minoranza le quali, consapevoli del ruolo che investono e conoscendo le regole della democrazia, utilizzano i Consigli Comunali con il solo intento di veicolare le idee ed i progetti contenuti nei loro programmi elettorali cercando, in tale modo, di dare un fattivo e concreto contributo per la risoluzione dei problemi del paese.
Contiamo di non dovere più intervenire in futuro sulle gesta, poco gloriose invero, in questo manipolo di sprovveduti arrabbiati; ci auguriamo, per il loro bene e quello di Orta, che si rendano conto di essere consiglieri comunali, eletti per offrire idee e contributi e per non combattere una maggioranza, eletta democraticamente, con spade di latta o peggio, pugnali intrisi di veleno”.