ORTA DI ATELLA. E scontro tra lex e il nuovo coordinamento cittadino del Pdl ortese. Dopo le critiche del nuovo direttivo dei berlusconiani guidato da Domenico Damiano al laboratorio politico dei partiti del centrodestra locale, …
… di cui fanno parte i componenti del direttivo uscente, questi ultimi ritengono vergognosi, pusillanimi e diffamatori gli attacchi ricevuti. In una nota, a firma dellavvocato Adriana DellAmico, Giovanni Lucariello, e di candidati nella lista Pdl alle ultime amministrative e a convinti sostenitori del partito, ragionier Ferdinando Acerbo, avvocato Immacolata Migliaccio, dottor Salvatore Iovinello, architetto Massimo Russo, dottor Andrea Villano, professor Giovanni Crispino, professor Nicola Villano, dottor Roberto Greco, Salvatore Perrotta, dottoressa Maria Chianese, Gabriele Chianese, ingegner Andrea Villano, geometra Domenico Patricelli, professoressa Teresa Commone e Pasquale Mormile, si legge:
E doveroso precisare che le dimissioni volontarie date il 6 gennaio 2011 sono state la conseguenza allimpossibilità di avviare un discorso politico serio, costruttivo e propositivo con il capogruppo e consiglieri comunali, dal momento che gli stessi hanno tuttora difficoltà a digerire il responso elettorale cercando come unico scopo nella loro attività politica lacredine personale nei confronti dellattuale maggioranza. Le divergenze si sono acuite soprattutto nellanalisi del voto, il dato elettorale è stato sempre da noi valutato come unottima base su cui poggiare futuri discorsi di convergenze politiche, che vedessero al centro dello scenario politico ortese il Pdl.
Invece lattuale coordinamento è sempre andato alla ricerca di innaturali alleanze che avessero come denominatore comune il contrasto, laggressione verbale e la speranza di destabilizzare lattuale maggioranza, ricorrendo a ‘soggetti terzi’ senza mai porsi il problema di agire come forza responsabile nel panorama del centrodestra ortese, in cui orbita lattuale maggioranza (Popolari per il Sud, Nuovo Psi, Adc), sempre rispettando, come è giusto che sia, il ruolo di minoranza che lelettorato ha sancito. Un suicidio politico dal quale ci siamo sottratti, convinti che il benessere comune di Orta si raggiunga con obiettivi condivisi: maggioranze omogenee ed un confronto serrato attraverso proposte operative, compatibili con lattuale situazione economico-politica della nostra città.
La riprova di ciò si evince dagli ultimi comunicati di questo Pdl ortese che, in evidente contrasto con gli scenari nazionali, senza preoccuparsi della massiccia emorragia di persone e consensi, sta dando esclusiva prova di ignoranza politica e amministrativa, nutrita di velenosi rancori personali nei confronti di chi liberamente ha scelto un percorso distante dai metodi velleitari e senza prospettiva politica dellattuale Pdl locale. Prova ne è anche lultimo Consiglio comunale che ha evidenziato, ancora una volta, lassoluta incapacità di formulare proposte che avessero un minimo di prospettiva politica, mettendo in scena una ridicola pantomima sulle indennità al presidente del Consiglio e sulla elezione del vicepresidente, salvo poi (udite udite!) votare a favore delle stesse indennità.
E che dire del termine venduti? Termine utilizzato nei confronti del coordinamento uscente, da parte del gruppo Pdl che, come rilevato dal sindaco, mentre essi albergavano sotto altre bandiere, cera chi delluscente coordinamento sosteneva e sostiene da anni le ragioni della destra anche quando lUlivo ortese conseguiva il 92% dei voti.
Con il senno di poi riconosciamo che se errore di scelta è stato commesso è quello di aver creduto ed indicato una leadership sulla quale avevamo riposto un sogno, ossia quello di costruire un grande Pdl che lavorasse in una coalizione di centrodestra creando le condizioni per poter chiedere, nei tempi dovuti, la guida del paese. Con grande dispiacere, registriamo che tutto si è rivelato unamara illusione.
Ribadiamo, quindi, che il nostro impegno sarà volto a rendere più chiaro il quadro politico ortese, nellinteresse di tutti, rafforzando idee e obiettivi del centrodestra in unottica di confronto serio e costruttivo. Riteniamo che lepoca dei fenomeni stagionali senza alcun background politico attendibile sia da ritenere chiusa, senza rimpianti, con le ultime elezioni amministrative.
Nelle foto, da sin. Dell’Amico e Commone