S.FELICE. Pasquale De Lucia, che si è visto surrogare da Angelo Consoli al Consiglio regionale della Campania dopo la decisione della magistratura, non solo annuncia ricorso in Cassazione ma anche una querela allautorità giudiziaria per quello che ritiene un complotto ordito ai suoi danni.
Riceviamo e pubblichiamo:
La manipolazione della verità potrebbe essere il solito panflè ma è purtroppo la tragica realtà sullallucinante cacciata di un consigliere regionale attento ai bisogni del suo territorio. Lamore per la propria terra, il desiderio di lavorare per chi ha riposto in te la sua fiducia sono le corde con cui viene inchiodato in croce il dottor Pasquale De Lucia. Tanto che in data 28 febbraio 2011 lo stesso, è stato costretto a dover denunciare presso
La fine di questa grottesca farsa è avvenuta a seguito della dichiarazione, fatta in data 27 febbraio 2011, dalla giunta delle elezioni della Regione, con cui è stato dichiarato decaduto – con anomala, illegittima e, stranamente corriva presa datto senza votazione la fuoriuscita dai ranghi del consiglio del dottor Pasquale De Lucia, ad opera del Presidente del Consiglio Regionale della Campania.
Pasquale De Lucia, con analitica e precipua indicazione degli eventi che si sono realizzati, ha in particolare sottoposto al Giudice penale liter dei procedimenti giudiziari azionati dallindomito Consoli, il quale ha richiesto la declaratoria di decadenza della carica del Consigliere Pasquale De Lucia per essere lo stesso ineleggibile in quanto dipendente dellEnte Regione in data 28 maggio 2010 con ricorso depositato al Tribunale di Napoli che con sentenza nr. 9705/2010 del 21.10.2010 dichiarava il medesimo ricorso proposto dal Consoli, inammissibile ed improcedibile, facendo proprie le richieste formulate in tal senso dal P.M. parte costituita nel processo de quo. Tuttavia in data 04.02.2011, in senso diametralmente opposto,
Sembra oltremodo strano il non voler acquisire il parere della Avvocatura Regionale più volte sollecitato dal De Lucia e, il trincerarsi, da parte del Segretario Regionale, Dott. Alfredo Aurilio, dietro la definizione di atto dovuto, per lAurilio la surroga, è imposta dalla sentenza pertanto esecutiva, dovendo dar seguito in tal senso alla presa datto in Consiglio Regionale della stessa. Alla luce di quanto esposto, il tutto si presume finalizzato secondo le prove documentali allegate alla querela (protocollo n 1120/2011 de 28 Febbraio 2011 presso
Alla luce di tanto, dunque, si chiede allAutorità Giudiziaria legittimata di fare luce su questa fosca vicenda, dai contorni a dir poco raccapriccianti. Anzi, si sollecita un intervento solerte, alla stregua della procedura seguita per la presa datto della decadenza del sottoscritto e ciò al fine di accertare la verità dei fatti e scongiurare ulteriori ed irreparabili pregiudizi per il sottoscritto.
A tal fine, il sottoscritto, tramite proprio legale incaricato, Avv. Mario Griffo, ha chiesto di essere immediatamente escusso dai Sostituti della Procura della Repubblica di Napoli al fine di meglio chiarire gli esatti termini della vicenda per la quale è stato inoltrato formale esposto-denuncia nonché di espletare una istruttoria rapida che tenga conto del contesto ambientale e politico nel quale è maturato il progetto criminoso ordito al danni dello scrivente.