SAN MARCELLINO. Colombiano e Àncora non sono ostinatamente contro nessuno. Noi siamo per il nostro paese.
Così il neo presidente dellÀncora, Ettore Cantile, commenta le dichiarazioni del candidato a sindaco de La Rosa Giovanni Cacciapuoti. Abbiamo tanta energia per fare un progetto serio continua Cantile e non possiamo non prescindere da chi ha tanta, ma tanta esperienza, per togliere il paese nella palude ove è sprofondato.E mi riferisco alla palude politica. Ma lo facciamo senza schiamazzi e senza gridare, utilizziamo il cervello come diceva Max Weber.
Senza fare troppe chiacchiere, e a San Marcellino se ne fanno troppo ultimamente, dice Cantile rivolgendosi a Cacciaputi discutiamo, se ne ha la voglia, ma senza dire bugie e falsi proclami. Abbiamo molte cose da fare e proporre per il nostro paese, e, come ho detto nell’assemblea pubblica de L’Àncora, noi non vogliamo chiuderci fra quattro mura: vogliamo, ora che neabbiamo bisogno più che mai per la storia del nostro paese, aprirci all’esterno e ai giovani, i politici del domani. E rivolgendosi ancora a Cacciapuoti Cantile gli chiede di aiutarli a defenestrare l’inquilino del Comune, poi continua abbiamo tanto tempo per parlare e confrontarci, senza però che Cacciapuoti si autoconvinca che ha la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi del nostro paese.
Il popolo di San Marcellino sostiene Cantile ha eletto democraticamente lattuale sindaco e democraticamente lo manderà a casa. Sui problemi politici noi ci possiamo confrontare con Cacciapuoti e con il suo gruppo serenamente, perché il nostro candidato a sindaco Anacleto Colombiano non ama né alzare la voce né prevaricare nessuno, ma ascolta, dialoga e lo fa con tutti.
Il grande consenso che si sta registrando attorno a Colombiano parte dal 2006 conclude Cantile e se cresce di giorno in giorno vuole dire che un significato c’è. Se La Rosa ha delle idee politiche che possono collimare con le nostre, non vedo quale sia il problema: confrontiamoci.