SAN MARCELLINO. Eppure Colombiano e Cantile, dopo aver vergognosamente trombato Bruno Fabozzi per la candidatura a sindaco nel maggio 2006, si sono sempre vantati di essere stati loro poi ad indicare me, per meglio essere difesi e rappresentati.
Invece, oggi mi accusano sconclusionatamente ed irrazionalmente. Così lex capogruppo della lista Bilancia, Francesco DAngiolella, in merito alle dichiarazioni fatte a suo carico nei giorni scorsi da Colombiano e Cantile. Non si stancano mai di creare turbolenze politiche: sarebbe necessario solo una loro riquadratura mentale e non tediarsi da complessati. Rispetto a quanto detto dal candidato a sindaco dellAncora, Anacleto Colombiano, che manifestava un totale rifiuto allingresso nel suo progetto politico Liberamente di DAngiolella, questultimo replica: Difendere la verità è anche una questione di responsabilità politica e ribadisco a Colombiano, ancora una volta, che il progetto politico della sua Liberamente non mi ha mai interessato, come non solo inizialmente a nessun altro della Bilancia.
I nostri concittadini, arbitri imparziali continua DAngiolella conoscono bene le capacità ed i modi di fare politica di noi tutti, per non parlare anche del coraggio di saper discutere pubblicamente di problemi politici. Basti ricordare, a mo di esempio, quando fui lasciato solo con Campaniello a discutere della situazione acque reflue, nella scuola elementare, con Carbone ed altri. Pensavano, forse, di farmi registrare qualche brutta figura. Si verificò il contrario, per essere stato capace di contrastare Carbone con razionalità ed efficacia. Queste persone non potranno mai onorare il civile e responsabile impegno politico. Anziché pensare a marcare il cartellino di presenza, cerchino di smentire con rispettosa dovizia le accuse, anche per favorire un responsabile clima politico più sereno.
Da quasi tutti in paese (non da me) spiega lex consigliere del gruppo Bilancia è stata pubblicizzata, platealmente, lincapacità del ruolo dellautocandidato a sindaco Colombiano. Forse è distratto dal demiurgo Cantile per non riuscire neanche a capire la differenza tra i voti di preferenza ed i voti di lista per invocare così, scioccamente, le mie dimissioni. Neanche riesce a comprendere le tante cose politico-amministrative che ho portato avanti nella mia venticinquennale carica consiliare, senza alcuna pretesa di poltrone o di collocazione di qualche ingegnere napoletano o casertano sul comune. Resta utile ricordare continua DAngiolella uno dei miei atti prodotti: lesenzione dallIci della prima casa in comodato duso da parte di figli ed affini in attesa dello strumento (atto notarile) dai genitori.
Ho dimostrato di saper fare anche il bastian contrario ribadisce DAngiolella non votando, per esempio, a differenza di diversi addomesticati, la tassa delladdizionale Irpef comunale. A mio tempo, ho dimostrato di saper anche rinunciare alla carica di assessore ed alla relativa indennità, pur di non far lassessore consenziente, irrazionale e sconclusionato. Questo, però, si addice a chi viene dallalta e nobile scuola dellonestà politica che impone di non bivaccare sulle tasche di qualcun altro, specialmente da non-assessore.
Bisogna sempre dare ragione ai cretini incalza DAngiolella ma quando diventano pregiudizievoli per la dignità delle persone falsando la verità, cè necessità di fornire chiarezze e cercare anche di recuperare questi cretini per ridurre i danni alla società. Suggerisco a chi, affetto da cefalea multipla, forse esperto solo di lingua e che non conosce perfettamente il modo di parlare e discutere in italiano, di iscriversi a quei corsi riservati agli extracomunitari e magari quanto più a nord possibile rispetto a dove si trova.
Nella vita, come in politica conclude lex capogruppo della Bilancia non bisogna distinguersi solo per inseguire affari ecclesiastici o per altro, perché la politica è unarte nobile (e su questo concordo con il dottor Bocchino) e solo gli uomini disonesti la deturpano. Intanto, offro la mia ampia disponibilità a confrontarmi con tutti e su tutto, per rendere onore alla responsabile, saggia e serena politica, senza pretesa e prevaricazione alcuna.