SANTARPINO. Il Pd torna sulla questione dellIstituto comprensivo e denuncia quello che giudica lo scempio di cui sono capaci i nostri amministratori.
Dal luglio 2009 (con atto di giunta comunale numero 122 del 10 luglio 2009) al dicembre 2010 (con atto di giunta numero 172 del 3 dicembre scorso) raccontano i democratici si è svolto un duro braccio di ferro tra Comune di SantArpino e Amministrazione Provinciale di Caserta, competente in materia. Per ben due volte, prima dellepilogo finale, i nostri cari amministratori si sono visti respingere la richiesta di accorpamento di tutti gli istituti scolastici santarpinesi in ununica mega istituzione scolastica, che avrebbe superato i 1800 iscritti. La Provincia, infatti, in entrambe le occasioni, ha motivato il suo parere contrario rifacendosi alla normativa vigente. In particolare, con comunicazione inviata in data 19 novembre scorso, il Settore Pubblica Istruzione della Provincia respinge motivando: tale decisione non ottimizza la distribuzione dellofferta formativa sul territorio, ritenendo più razionale conservare le due istituzioni scolastiche autonome, tenuto conto che numericamente rientrano nei parametri della vigente legislazione. Ma solo 14 giorni dopo (19 novembre-3 dicembre) i nostri amministratori con la delibera numero 172, azzerano lIstituto Comprensivo Rocco, istituito nel 2007, creando così scompiglio tra gli insegnanti, malcontento tra i genitori e disservizi per gli alunni.
Così facendo sostiene il Pd si è scelto di andare contro il sano principio della legge che, grazie, al raggiungimento delle dimensioni ottimali delle istituzioni scolastiche, consente di garantire lefficace esercizio dellautonomia , di dare stabilità nel tempo alle stesse istituzioni e di offrire alle comunità locali una pluralità di scelte, articolate sul territorio, che agevolino lesercizio del diritto allistruzione. Perché eliminare, con la solita arroganza ed ignoranza, la sana concorrenza tra istituti scolastici? Perché il direttore didattico si presta a rocambolesche e contraddittorie posizioni, prima a favore dellIstituto Comprensivo e poi contro (tramutandosi in mago Merlino che fa comparire e scomparire aule a proprio piacimento)? Quali i reali motivi dellazzeramento di unistituzione scolastica che in tre anni ha dimostrato risultati lusinghieri per i nostri ragazzi e per lintera comunità?.
In noi proseguono i democratici fondati sono i sospetti che il sindaco abusi del suo ruolo di consigliere provinciale per estorcere in pochi giorni un parere, che soddisfa solo la smania e dà sfogo a qualcuno che dellistruzione pubblica, forse, conosce solo lo stipendio. Anziché interessarsi di progetti per il nostro territorio che riguardino le competenze e i finanziamenti dellamministrazione provinciale, con la sua incompetenza, rende vano ogni sforzo per realizzare istituzioni scolastiche concorrenziali tra loro, che avrebbero incrementato la qualità dellofferta formativa. Esprimiamo, quindi, solidarietà a tutte le famiglie coinvolte e assicuriamo loro che interverremo presso tutte le Istituzioni competenti per garantire un diritto allistruzione di qualità.