TEVEROLA. Dopo aver reso noto il trafugamento di circa 1500 pratiche edilizie dal Comune, avvenuto a metà dicembre 2010, ora lopposizione chiede la revoca dellincarico allattuale responsabile del settore cimitero e ambiente.
Al sindaco di Teverola affermano i consiglieri del Patto per Teverola Gennaro Melillo, Tommaso Barbato, Antonio Menale, Nicola Picone e Biagio Pezzella è stata notificata una sentenza di condanna della Procura Regionale della Corte dei Conti nei confronti del responsabile del settore cimitero e ambiente, che tuttavia continua a firmare licenze edilizie. La documentazione è stata anche trasmessa alla Procura Regionale della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale della Campania, al Dipartimento dellAmministrazione e del Personale presso il Tesoro di Roma e al Prefetto di Caserta. Il modus operandi del sindaco e della giunta comunale si appalesa fortemente connivente con la condotta del tecnico, il quale, come si evince dal provvedimento della Procura della Corte dei Conti, ha macroscopicamente ammantato di illegittimità concessioni edilizie (cui sono seguite anche alcune concessioni in variante) improntate, secondo i magistrati, a una condotta gravemente colposa. Con riferimento al danno pubblico, la sentenza di condanna recita che per effetto delle concessioni edilizie e successive varianti, il Comune di Teverola ha assentito la ristrutturazione di un vecchio edificio su due livelli consentendo la realizzazione di un edificio completamente nuovo su quattro livelli e un sottotetto. Considerando che, nel caso di specie, le opere assentite dal Comune e realizzate dai contro interessati non possono in alcun modo qualificarsi di restauro e manutenzione essendo rivolte alla costruzione di un organismo edilizio completamente nuovo. Lintervento assentito si pone in violazione del vigente Piano di fabbricazione determinando un aumento di superfici e di cubatura dellimmobile e la realizzazione di un numero di piani non consentiti ricordando che il piano di fabbricazione prevede un numero di piani non superiore a tre e unaltezza massima di 10 metri. Anche laltezza delledificio (oltre 12 metri) risulta infine in violazione delle norme del Pdf non potendo essere esclusa dalla misurazione complessiva laltezza di quella parte delledificio che viene definita sottotetto ma che risulta a tutti gli effetti un quarto piano fuori terra dellimmobile.
Nonostante la colpa grave ascritta al tecnico in questione continuano gli esponenti dellopposizione il sindaco e la giunta gli hanno riconferito lincarico per unulteriore durata di 12 mesi, con la delibera di giunta numero 90 del 29 dicembre scorso, nella quale vi é stato anche il parere favorevole di regolarità dellattuale responsabile dellarea tecnica. Questo, di fatto, comporta un aggravio di spesa per il Comune, in quanto è stata operata una duplicazione di soggetti ricoprenti lo stesso incarico. La prova è data dalla delibera di giunta numero 89 del 29 dicembre scorso, nella quale il sindaco e la giunta hanno confermato lincarico di responsabile dellintera area tecnica ad un architetto, al quale sono state attribuite le mansioni di cui allarticolo 107 del decreto legislativo 267/00 (cioè anche di firmare le concessioni edilizie).
Infine, i consiglieri di opposizione sono venuti a conoscenza che è stato concesso un permesso a costruire di un complesso alberghiero in zona industriale, sempre a firma del tecnico destinatario della decisione della Corte dei Conti: Visto trattasi di unopera così importante, dicono i consiglieri è stato richiesto al responsabile dellarea tecnica Mattiello un parere tecnico di tale permesso a costruire, al segretario comunale un parere circa la legalità di tale atto e al presidente del consorzio Asi di Caserta se vi sono vincoli e altro in quella specifica zona. Ad oggi non è ancora pervenuta alcuna risposta.