TEVEROLA. Lotta contro la morte presso lospedale per bambini Santobono di Napoli, lundicenne che domenica mattina si è presentato in ospedale col volto devastato.
Ai carabinieri del reparto territoriale di Aversa, agli ordini del colonnello Francesco Marra, che conducono le indagini, tocca svelare quello che sembra essere un vero e proprio mistero. Secondo una prima ricostruzione, domenica mattina, verso le 11, P.L., 11 anni, figlio di una coppia di agricoltori di Teverola era in campagna alla periferia di Carinaro. Ed è stato lì che lhanno rinvenuto sanguinante e privo di sensi due contadini intenti a lavorare i campi. I due gli hanno prestato soccorso, trasportandolo presso il pronto soccorso dellospedale San Giuseppe Moscati di Aversa. Qui, i sanitari, avendo constatato la gravità delle condizioni, ne hanno disposto il trasferimento presso il Santobono di Napoli, dove il bambino è tuttora ricoverato, intubato, in prognosi riservata.
In un primo tempo si era ipotizzato che la ferita al volto fosse dovuta ai morsi di un cane o allo scoppio di un petardo. Solo quando i sanitari del nosocomio napoletano hanno sottoposto ad un delicato intervento chirurgico il bambino e hanno rinvenuto diversi pallini proveniente da un fucile da caccia, hanno avuto la certezza che era stato raggiunto da una scarica di arma da fuoco. Ed è sulla ricerca dellarma che si sono incentrate le ricerche dei carabinieri che, al momento, escludono possa trattarsi del fucile legalmente detenuto dal padre della vittima, perché incompatibile con i pallini rinvenuti nella ferita. In nottata sono state ascoltate diverse persone, ma ancora nulla di utile alle indagini è sinora emerso.