Barbato frena gli “impeti assessoriali”

di Livia Fattore

Elia BarbatoAVERSA. “Non credo che in un momento di decisioni importanti da adottare e di lavoro intenso possiamo permetterci di parlare di rimpasto e di equilibri interni alla maggioranza. Di queste cose potremo discutere solo dopo il Consiglio comunale di mercoledì prossimo”.

Elia Barbato, non solo consigliere, ma anche esponente di spicco del Popolo della Libertà frena, almeno per qualche altro giorno, gli impeti assessoriali di alcuni suoi colleghi di partito, sottolineando l’importanza del momento che si sta vivendo. Subito dopo passa alle decisioni tecniche che la maggioranza di centrodestra si sta apprestando a prendere in materia urbanistica, e afferma: “Il problema non sono le zone G o il Piano Casa, ma tutto va visto in maniera unitaria guardando al Puc. Mi spiego meglio: quando abbiamo detto ‘no’ alla mozione di Futuro e Libertà sulle zone G, lo abbiamo fatto perché vogliamo che il tutto venga convogliato nel Puc. Puc per il quale l’assessore al ramo Giuseppe Mattiello si sta già muovendo attraverso consultazioni con ordini professionali e associazioni di categoria per avere quante più indicazioni possibili. E’ intendimento di questa maggioranza cercare di approvare il Puc, o almeno gli indirizzi dello stesso, entro la fine di questa consiliatura”.

“Lo stesso Piano Casa – continua Barbato – e le decisioni che andremo a prendere non potranno non essere prese in questo senso, ossia con un occhio al redigendo Puc. Basti pensare alla riqualificazione del centro storico, all’abbattimento e all’ampliamento al di fuori di esso e agli interventi di trasformazione urbanistica che dovranno tenere conto dei due interessi in gioco: quello del privato proprietario e quello della collettività”.

Per quanto riguarda le questioni più squisitamente politiche, Barbato sottolinea: “Solo dopo queste decisioni potremmo mettere mano a qualche sostituzione nell’esecutivo e all’assegnazione di deleghe specifiche a singoli consiglieri comunali, rispettando il loro profilo professionale, con il fine di motivarli per questo ultimo periodo di consiliatura che ci rimane”. Sempre secondo l’ingegnere aversano, poi, in contemporanea ci si deve attivare per completare la coalizione che dovrà affrontare le prossime elezioni amministrative e capire cosa faranno i nostri alleati attuali, l’Udc in primo luogo, e quelli possibili come il Fli, considerato che l’onorevole Bocchino ha dichiarato che il loro schieramento di riferimento non sarà il centrosinistra. Insomma, si dovranno disegnare gli scenari futuri per dare vita a programmi e alleanze. Solo dopo si guarderà al nome del candidato a sindaco”.

L’occasione della chiacchierata con Barbato ci offre anche la possibilità di un chiarimento su quanto avvenuto in Consiglio giovedì sera tra lui e il capogruppo consiliare dell’Udc Gilberto Privitera. “Premesso che tra me e Gilberto non c’è alcunché di personale, – spiega l’esponente del Pdl – credo che ci sia stato un difetto di comunicazione in seno all’Udc. Nella riunione di pre-Consiglio, presente Romilda Balivo, su proposta del capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie Paolo Santulli, è stato deciso che ci sarebbe stato un portavoce unico della maggioranza nella mia persona, senza che questo, ovviamente, potesse precludere altri interventi di colleghi consiglieri comunali della maggioranza”.

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