AVERSA. Imprenditore e consigliere comunale, ma anche cuoco alla riscoperta delle ricchezze enogastronomiche locali.
Stiamo parlando di Salvatore De Gaetano, che, nel pomeriggio di mercoledì 16 e giovedì 17 marzo, alle 18.30, è ospite della trasmissione tv Questo lo fatto io, in programma sul canale 411 di Sky, Gambero Rosso. Una partecipazione che ha fatto onore ai prodotti alimentari aversani, ma anche allo stesso De Gaetano che con il suo piatto,un risotto ai carciofi arrostiti e caciocavallo di bufala, ha meritato addirittura un 9.
Noi italiani ha dichiarato limprenditore si è sempre detto parlando di calcio, siamo un popolo dallenatori, oggi parlando di cucina mi sento di affermare che siamo diventati un popolo di cuochi, questo forse dovuto alla cassa di risonanza delle Tv, degli innumerevoli libri, riviste specializzate, alle rubriche che i maggiori quotidiani dedicano al tema anche con interminabili raccolte (il ricordo duna di queste che mi ha visto impegnato per due anni ancora mi angoscia) e che ha prodotto probabilmente, il fenomeno mediatico tra i più significativi degli ultimi dieci anni. Di contro il gran merito di tutto ciò è senza dubbio la valorizzazione dei prodotti locali e del territorio che li promuove, con un considerevole ritorno in termini di visibilità soprattutto per quelle località che possono offrire notevoli patrimoni storici-culturali e la città
Anche per questo motivo, continua De Gaetano istituzionalmente doveroso, che la mia passione per la cucina mi ha portato, attraverso la partecipazione al programma televisivo Questo lho fatto io di Gambero Rosso Channel, a proporre alcuni dei nostri prodotti tipici quali i carciofi arrostiti, la mozzarella di bufala nella sua derivazione in caciocavallo affumicato, il pane cotto a legna, il vino asprinio quasi tutto condensato in una ricetta, che nel mio percorso di sperimentazione culinaria mi ha molto gratificato, risotto ai carciofi arrostiti e caciocavallo di bufala affumicato valutata dallo chef Max Mariola e dalla conduttrice Francesca Barberini con un 9. In questa mia esperienza televisiva mi sono reso conto come realmente lattenzione posta dai media alla proposizione di ricette basate sulla valorizzazione e salvaguardia dei prodotti tipici può determinare, attraverso un sano ed intelligente turismo enogastronomico, una notevole spinta propulsiva del nostro territorio in termini di valorizzazione di tutte le sue risorse.
Spero ha concluso di aver dato a tale scopo, attraverso la mia ricetta, un piccolo contributo e come dice un proverbio cinese mangiare è uno dei quattro scopi della vita, quali siano gli altri tre nessuno lo ha mai saputo, sognare che almeno uno di questi sia quello di visitare Aversa, ridefinendola Città delle Cento Chiese e dei Cento Ristoranti è il mio auspicio.
LA RICETTA: “RISOTTO AI CARCIOFI ARROSTITI E CACIOCAVALLO DI BUFALA AFFUMICATO”INGREDIENTI X 4 persone
Burro 30 gr.
cipolla
Riso Carnaroli 320 gr.
4/5 carciofi arrostiti
½ bicchiere di vino Asprinio
1,5 lt. brodo vegetale
100 gr. ca. caciocavallo di bufala affumicato ( in mancanza mozzarella di bufala sgocciolata ).
Sale e pepe fresco q.b.
Operazioni preliminari:
Sfogliare i carciofi arrostiti avendo cura di tenere da parte i cuori che taglieremo a pezzettini.
Le foglie così separate vanno tagliate;
Le parti basse delle foglie (che corrispondono a quelle tenere ), verranno finemente tagliate quasi polverizzate;
Laltra parte va messa in un colino idoneo a contenere tutte le foglie dei carciofi.
Tagliare finemente il caciocavallo di bufala ( o mozzarella di bufala avendo cura di farle perdere quanta più acqua possibile).
Cottura:
In una casseruola ampia e alta sciogliere il burro aggiungendovi la cipolla tagliata anche grossolanamente; appena questa sarà diventata trasparente provvedete con laiuto dun colino a recuperare il condimento e quindi eliminare la cipolla.
Versare di nuovo nella casseruola il condimento recuperato riportandolo in caloria quindi e insieme ai cuori dei carciofi tagliati a pezzettini lasciare insaporire e passare alla tostatura del riso sfumando con meno di ½ bicchiere di vino Asprinio di Aversa.
Iniziare quindi la cottura filtrando il brodo vegetale ben caldo attraverso il colino dove abbiamo riposto la parte più dura delle foglie di carciofo precedentemente tagliate.
A cottura quasi ultimata incorporare la restante parte dei carciofi ( la parte morbida ) ed aggiustare se necessario di sale;
spegnere ed iniziare la mantecatura con il caciocavallo sminuzzato finemente, completare con pepe fresco.