Edicolè denuncia “la cultura in gabbia”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Ancora una vetrina da mettere in “mostra” quella inaugurata da Edicolè, l’edicola più frequentata della città, gestita dai fratelli Palmieri.

Dopo aver proposto quelle create per celebrare i 62 anni compiuti da Tex Willer, uno degli eroi dei fumetti più amati e seguiti dai lettori, e festeggiare il mezzo secolo di vita della pubblicazione dell’album Panini, l’album per la raccolta delle figurine dei calciatori inventato agli inizi del 1960 dai fratelli Benito e Giuseppe Panini che alla prima edizione vendette ben 3 milioni di bustine (di figurine), arriva la vetrina di protesta sociale o se, volete, di speranza per un futuro intellettivamente migliore, dal tema “la cultura in gabbia”.

Realizzata con una serie di gabbiette contenenti non uccelli ma mini volumi letterari, alternati da una esplicita richiesta di liberazione, la vetrina concretizza una realtà confermata ogni giorno da una buona parte della stampa prodotta e dei programmi televisivi che vengono proposti, persino dalle cosiddette reti nazionali, destinate, tra l’altro, proprio a fare cultura. Cultura che sembra essere uscita fuori anche dalla programmazione scolastica, tesa più a sviluppare i cosiddetti progetti didattici che a formare la coscienza culturale dei giovani. Obiettivo, quest’ultimo, che Edicolè punta, quanto meno a propone attraverso “giornate di educazione alla lettura” da tenere nelle scuole cittadine e la seconda edizione della “giornata del libro” prevista per il prossimo mese di aprile.

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Redazione
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