AVERSA. La struttura fatiscente dell’ex deposito degli automezzi del Ctp (Consorzio Tranvie Provinciali), situata in piazza Crispi, in disuso da anni, potrebbe scomparire a breve per essere sostituita da un parcheggio a raso da novanta posti auto e da verde attrezzato.
Riqualificando una zona storica della città che verrebbe arricchita di nuove strade capaci di rende più fluido e scorrevole il traffico veicolare particolarmente intenso in una zona per la presenza di scuole pubbliche, istituti bancari, sedi sanitarie, farmacie ed uffici. Questo il progetto che verrà realizzato, praticamente a costo zero per la città, se il consiglio comunale ratificherà laccordo siglato tra lAmministrazione municipale e la direzione del Consorzio proprietaria dellarea su cui insiste limmobile.
A caricarsi delle spese dellopera di ristrutturazione complessiva della piazza sarà lo stesso Consorzio che, conclusi i lavori, cederà al Comune la proprietà dellarea. In cambio riceverà lautorizzazione ad abbattere e ricostruire limmobile incrementandone il volume del 35 per cento, nel rispetto delle norme vigenti. La soluzione, che sembra particolarmente vantaggiosa per il Comune, arriva al termine di una lunga trattativa avviata circa dieci anni fa con un accordo che prevedeva la realizzazione, sempre da parte della Ctp, di un parcheggio interrato di ben tre piani che doveva essere gestito per due terzi dal consorzio.
Unipotesi che ha dato seguito ad un lungo contenzioso e ad una serie di patti e contropatti, conclusi, a quanto pare, con questultimo accordo realizzato e pubblicizzato dal responsabile dellufficio tecnico comunale giusto mentre ha in atto unaccesa disputa dialettica con i rappresentanti della politica locale. Forse un modo di dimostrare ai non addetti ai lavori il suo valore professionale.
Comunque sia, resta il dato che la piazza potrebbe essere riqualificata, magari trovando anche una diversa collocazione o modificando laspetto della centralina del gas metano, installata proprio davanti alla palazzina dellex deposito, che restando così comè, dove oggi si trova, diventerebbe una sorta di monumento.