Via Piave, il marciapiede ora c’è, ma non è a norma

di Antonio Arduino

AVERSA. Chi controlla l’esecuzione dei lavori pubblici? La domanda non è nuova ma diventa obbligatorio riproporla, non avendo mai avuto risposta, dopo l’ennesima realizzazione di marciapiedi definiti a norma, …

… quanto ad eliminazione delle barriere architettoniche che, però, a norma non sono come quello appena inaugurato in via Piave, nel tratto compreso tra piazza Savignano e via Cupa Scoppa. Messo in sede dopo l’interessamento del consigliere Rosario Capasso, capogruppo di Futuro e Libertà per l’Italia. Dopo aver visionato quanto realizzato nell’arteria in difformità al progetto pubblicizzato dai media, dal consigliere delegato alle periferie, Capasso aveva annunciato una interrogazione consiliare per chiarire perchè quel marciapiede non fosse stato realizzato ma sostituito da tre pezzetti messi all’angolo di via Cupa Scoppa.

L’interrogazione poi non c’è stata ma, a quanto pare, è bastato “minacciarla” per riportare le cose nella giusta direzione. Tant’è che il marciapiede in via Piave ora c’è, ma non sembra rispettare la legge 13/89 sull’eliminazione delle barriere architettoniche che – per i marciapiedi – prevede una larghezza di 150 cm per garantirne la fruibilità da due persone su sedia a rotelle che percorrendolo contemporaneamente, in senso inverso, si incrociano. In realtà è bastato misurarne la larghezza in più punti per rendersi conto che anche una sola persona su sedia a rotelle avrebbe difficoltà ad utilizzarlo. Perché la larghezza varia tra gli 84 e i 75 centimetri. Abbastanza, forse, per consentire il passaggio di una carrozzina portabebè, pochi per quello di una sedia a rotelle.

E in tema marciapiedi appena finiti c’è da segnalare quello di via De Chirico che, pur essendo più largo, raggiungendo i 135 cm, presenta la parte finale dello scivolo realizzata non con cubetti di porfido, come l’intero marciapiede, ma con una gettata di cemento messa in sede probabilmente per rimediare al dislivello creato con la pavimentazione stradale da una messa in sede errata dei cubetti. Una soluzione che ne riduce la resistenza e che non sarebbe stata possibile realizzare se esistesse un controllo dei lavori pubblici. Anche su questo dovrà porre un’interrogazione Capasso?

Via Piave

Via De Chirico

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