Arpac, cancellati finanziamenti. Sindacati in stato di agitazione

di Redazione

 NAPOLI. Le organizzazioni sindacali chiedono un incontro al presidente Caldoro per essere informate sul destino dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania.

La richiesta arriva dopo che il Consiglio Regionale ha cancellato, con la Legge Finanziaria approvata il 28 febbraio scorso, la principale e più stabile fonte di finanziamento dell’Agenzia, ovvero lo stanziamento dello 0,35% del Fondo Sanitario Regionale, previsto dalla Legge istitutiva Arpac del 1998. E’ quanto emerge dall’affollata assemblea dei lavoratori Arpac, convocata unitariamente da Cgil, Cisl e Uil. Al centro della discussione, che ha visto la partecipazione di oltre 200 operatori dell’Ente, la cancellazione del finanziamento per le attività dell’Agenzia, impegnata quotidianamente in centinaia di controlli istituzionali e monitoraggi ambientali anche a supporto della Magistratura e delle Forze dell’Ordine.

“La situazione attuale è particolarmente grave, – si legge in una nota dei sindacati – poiché l’Agenzia è un Ente Pubblico previsto da una Legge dello Stato ed è inammissibile che il suo funzionamento istituzionale venga messo in discussione”.

L’assemblea ha preso atto che il direttore generale dell’Agenzia, insieme con l’assessore regionale Romano, sono stati convocati il prossimo 18 marzo dalla Giunta Regionale. Ma i sindacati chiedono di essere convocati e informati sui progetti, sul livello di utilizzo dei Lea (Livelli Essenziali di Attività ambientali) in Campania e sulle priorità che la Giunta Regionale intende garantire ai cittadini in tema di protezione e prevenzione ambientale.

“Arpac è un Ente Pubblico – continua le tre sigle – che non può essere considerato, per ruolo e funzioni, al pari delle oltre cento società partecipate della Regione. E’ indispensabile, invece, in special modo con l’attivazione del federalismo regionale, che l’erogazione dei servizi pubblici di controllo ambientale sia uguale in tutto il paese, al sud come al nord, e che le risorse impiegate siano parimenti uniformi. Il finanziamento di Arpac è un investimento e non può essere considerato unicamente un “costo da tagliare” all’unico scopo di far “rientrare” i conti pubblici. Arpac è un investimento per il futuro del nostro territorio, ma anche una potenzialità enorme per lo sviluppo economico della Campania”.

I sindacati, rappresentati dai segretari regionali di categoria, Sabatino Parente (Cgil), Enzo Rescigno (Uil) e Bruno Giordano (Cisl) – proclamano da lunedì lo stato di agitazione e comunicano che effettueranno un presidio venerdì 18 marzo, presso la sede della Giunta Regionale Campania, a partire dalle ore 9.30, in concomitanza con il previsto incontro del direttore generale Arpac con la presidenza della Giunta e l’assessore all’Ambiente.

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