Napoli, si dimettono 31 consiglieri: Iervolino non ha più maggioranza

di Redazione

Rosa Russo IervolinoNAPOLI. 31 consiglieri comunali di Pdl, Udc, Alleanza per Napoli, Popolari per il Sud, Fli, Nuovo Psi e gruppo misto si sono ufficialmente dimessi, formalizzando la decisione dal notaio Elio Bellecca.

Il sindaco Rosa RussoIervolino, di conseguenza, non ha più la maggioranza per governaree il Consiglio comunale viene sciolto.Le dimissioni saranno consegnate al segretario generale del Comune, che le invierà al prefetto Andrea DeMartino. A quel punto partirà l’iter per ilcommissariamento fino alle prossime elezioni.

In mattinata il centrodestra aveva raccoltole firmein calce ad mozione di sfiducia che doveva essere discussa, in base a quanto previsto dal regolamento, non prima di 10 giorni e non oltre 30. Poi la decisione di rassegnare direttamente le dimissioni. “Riteniamo questa esperienza ormai conclusa e fallimentare”, aveva detto il capogruppo Pdl Carlo Lamura, nel presentare la mozione. Alla richiesta di dimissioni la Iervolino aveva replicato. “Rassegnare le dimissioni sarebbe una comoda via di fuga”.

I 31 dimissionari sono consiglierieletti nelle file di partiti che appoggiavano il sindaco Iervolino, e che poi hanno cambiato casacca, o altri hanno aderito a partiti di nuova formazione: 17 del Pdl; 2 di Forza Italia; 3 Udc; 1 di Popolari per il Sud-Udeur; 1 di Gruppo misto; 1 di Nuovo Psi; 1 di Gruppo iniziativa popolare; 3 di Apn; 1 per il Gruppo riformisti democratici per il Sud; 1 di Fli, ossia Roberto De Masi ex assessore della prima giunta Iervolino. A sbloccare la situazione è stata la firma di Carmine Simeone, del Gruppo riformisti democratici per il Sud, che in un primo momento aveva soltanto deciso di appoggiare la mozione di sfiducia ma poi ha anche apposto la sua firma per le dimissioni.

“Seè vero che il Consiglio comunale di Napoli va verso lo scioglimento anticipato, lo si deve al solito vizio di alcuni trasformisti che quando si vince stanno da una parte e quando cambia l’aria, cambiano anche schieramento”. Lo dichiara Luisa Bossa, deputata Pd. “Amministrare Napoli – continua la parlamentare -è una esperienza difficile. Le questioni aperte sono tante. Sono stati anni complicati ma va dato atto a Rosa Russo Iervolino di essersi spesa con generosità, onestò e passione. Ormai la consiliatura era alla fine e il rammarico per uno scioglimento anticipatoè più una questione di stile che di sostanza. Noi siamo già protesi verso il futuro. Contiamo di costruire una proposta di alto profilo per Napoli: una idea innovativa e salda che possa dare a questa città slancio e speranza”.

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