CASERTA. Nella tarda serata del 28 marzo, la squadra mobile di Caserta ha tratto in arresto il latitante Carmine Morelli, 33 anni, ritenuto killer ed attuale reggente della fazione Schiavone del clan dei Casalesi, quella capeggiata da Francesco Schiavone detto Sandokan, in carcere al 41 bis.
Insieme ai colleghi del Reparto prevenzione crimine e della Scientifica, gli agenti della questura hanno fatto irruzione in un appartamento sito al quarto piano del civico 2 di via Perla, a Santa Maria Capua Vetere, nel casertano. Su Morelli, ricercato dal luglio 2010, gravano due ordinanze di custodia cautelare: una emessa il 3 dicembre 2010 dal gip di Napoli, su richiesta della procura antimafia, per concorso nel triplice omicidio Papa-Minutolo-Buonanno, avvenuto nel maggio 2009; laltra il 23 luglio 2010 dal gip del tribunale di Cassino (Frosinone) per reati di furto in abitazione, minacce aggravate dalluso di arma e di ricettazione.
Secondo gli investigatori, Morelli fu uno degli assassini materiali di una delle tre vittime, Francesco Buonanno, esplodendogli a bruciapelo dei colpi darma da fuoco, per poi colpirlo al volto con una spranga al fine di sfigurarlo e ritardarne il riconoscimento. Da allora vi è stata unascesa criminale di Morelli, sino ad allora con ruoli marginali allinterno del clan, fino a diventare lemissario della fazione Schiavone nel frusinate (con numerosi atti intimidatori a scopo estorsivo nei confronti di imprenditori di origine casertana che operano in quel comprensorio) e, di recente, dopo i numerosi arresti che ne avevano decimato le fila, addirittura il reggente e gestore della cassa.
Allinterno dellabitazione in cui si nascondeva, Morelli è stato trovato in compagnia di alcune persone: Vincenzo Di Palma, 34 anni di Marcianise, e la moglie Maria Di Monaco, entrambi incensurati e locatari dellappartamento; Lorenzo Di Palma, 28 anni, fratello di Vincenzo; Mario Coscione, 30 anni, e Mario Tiglio, 55 anni. Tutti sono stati arrestati per favoreggiamento, tranne la donna, denunciata in stato di libertà.
Mario Coscione |
Lorenzo Di Palma |
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Vincenzo Di Palma |
Mario Tiglio |
La squadra mobile ha individuato anche un altro rifugio del latitante, in una seconda abitazione situata sempre a Santa Maria Cv, in via De Gasperi, dove, in un marsupio, è stata rinvenuta una pistola calibro 9×21 di fabbricazione ungherese, risultata rubata nel 2008 nel salernitano.
Con la cattura di Morelli sono stati arrestati tutti i componenti del gruppo che ideò, organizzò ed eseguì il triplice omicidio, compreso colui che è ritenuto il mandante: Nicola Schiavone, figlio di Francesco Sandokan. Gli altri sono Francesco Salzano, catturato il mese scorso in Brasile, dove aveva trovato rifugio, Francesco Barbato,Roberto Vargas, Eduardo Di Martino, Nicola Della Corte, Francesco Della Corte e Salvatore Laiso, questultimi due poi divenuti collaboratori di giustizia, mentre Crescenzo Laiso, fratello di Salvatore, anchegli ritenuto componente del gruppo che aveva partecipato al triplice delitto, veniva assassinato il 20 aprile scorso in un agguato di chiara matrice camorristica.
Papa,Minutolo eBuonanno, tutti diSanta Maria la Fossa, furono uccisi nelle campagne tra Casal di Principe e Villa di Briano, nel maggio 2009. I tre erano deditiad attività estorsive nellambito del gruppo derivato dalla vecchia fazione Bidognetti, capeggiatoin quelperiodo da FrancoLetizia, considerato l’erede di Giuseppe Setola e arrestato il 19 maggio 2009. Estorsioni mal tollerate, però, da altre famiglie del clan dei Casalesi, come gli Schiavone,in quel momento prevalenti. In particolare, avevano chiesto somme di denaro ad un’impresa casearia riconducibile alla famiglia Schiavone, agendo d’intesa con esponenti dell’ala bidognettiana.
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