SAN CIPRIANO. Sciacalli invadono il cimitero di San Cipriano. La scorsa notte alcuni ignoti hanno profanato la tomba di due coniugi, lui nato nel 1900 e deceduto nel 1992, lei del 1905 e morta nel 1985.
Dopo aver svitato i perni che sostenevano la lastra di marmo del loculo, situato lungo il muro di cinta del cimitero, hanno divelto la cassetta contenente i resti della donna, lasciandola poi a terra, mentre vano è stato il tentativo di aprire il feretro del marito morto più recentemente. Forse pensavano di trovare qualcosa di valore, ma alla fine sono usciti dal luogo sacro a mani vuote, non prima, però, di aver provato, senza risultato, a smontare altre lapidi accanto a quella dei due coniugi.
A segnalare lepisodio, il mattino seguente, all’orario di apertura, è stato il custode del cimitero che ha allertato i carabinieri della locale stazione, i quali, giunti sul posto, hanno notato che da altre tombe, situate accanto a quella aperta, mancavano alcuni perni di sostegno delle lastre di marmo.
Lipotesi più accreditata dai militari della compagnia di Casal di Principe, agli ordini del capitano Andrea Corinaldesi, è, appunto, quella di sciacallaggio, dal momento che la famiglia dei due coniugi (genitori di 8 figli, informati dai carabinieri e sconvolti per l’accaduto) non ha nulla a che fare con ambienti della criminalità, quindi si esclude che quanto avvenuto possa essere legato ad uno sfregio di stampo camorristico. Così come si escluderebbe la pista delle messe nere. Tuttavia, per il cimitero di San Cipriano si tratta di un episodio abbastanza singolare: fino ad oggi non si era verificato alcun tipo di furto, né arredi sacri né un semplice fiore erano mai scomparsi dal loro posto.