CASERTA. Credo sia arrivato il momento, oltre che di parlare dei problemi della città di Caserta che per me sono sicuramente una priorità, di fare qualche considerazione di carattere politico.
Luigi Falco, candidato alla carica di sindaco alle elezioni amministrative di maggio interviene sulla situazione politica in cui versa, attualmente, lo schieramento di centrodestra nel capoluogo di Terra di Lavoro. Innanzitutto prosegue Falco vorrei dissociarmi da quellignobile mercato delle vacche in cui partiti e partitini passano da una parte allaltra, si appacificano e poi scannano, senza considerare che la gente non ha più lanello al naso ed è stanca di assistere a questi teatrini. Sotto il profilo politico, però, sento di dovere una risposta a persone che stimoe che, nei giorni scorsi, hanno affermato che la mia candidatura è prestigiosa e che apre un dibattito nel centrodestra chiedendo a gran voce che lo schieramento provi ad operare una sintesi. Mi riferisco agli interventi del presidente del Consiglio regionale, Paolo Romano, e del consigliere, nonché presidente della commissione Bilancio, Massimo Grimaldi.
In un primo momento continua Falco ho pensato che quegli interventi fossero dettati in primis dalla loro esigenza di esprimermi solidarietà, ma quando alle loro dichiarazioni si è aggiunta lennesima garbata telefonata del senatore Pasquale Giuliano e da ultimo, solo in ordine di tempo, lautorevole intervento del presidente della Regione, Stefano Caldoro, antico amico personale con cui scambiamo stima. A questo punto non farlo faciliterebbe il compito malevolo di far passare me come chi vuole rovinare larmonia di un sistema. Al contrario, sono in campagna elettorale per offrire alla città la possibilità di creare intorno a me un sistema realmente armonico.
Ho capito prosegue Falco che cè solidarietà nei miei confronti e che si cerca una sintesi, perché il centro destra possa vincere queste elezioni. Ma se la sintesi significa accettare decisioni prese al di fuori della città per riequilibrare partite napoletane o con il falso dibattito nei comitati vari, allora non ci sto. Che non ci sia stata una sintesi lo dimostra il fatto che le alleanze con altri partiti di area di centrodestra sono ancora definite ed ufficiali; cambiano, si modificano: bisognava prima operare la sintesi e poi far conoscere ai cittadini il risultato di essa e quindi il nome del candidato. Si costruisce prima la casa e poi il tetto. La domanda a cui devono dare risposta questi amici che mi sollecitano ad un discorso di sintesi, perché i casertani possano ben comprendere la mia campagna elettorale è cominciata e andrà avanti, è quali siano queste modalità. Come unarea politica intende fare sintesi? Da una parte ci sono le cortesi parole nei miei confronti, dallaltra si cerca di demonizzarmi, di cacciarmi da un sistema come se si potesse allontanare un uomo da unidea.
Se gli autorevoli amici aggiunge lex sindaco vogliono davvero cominciare ad operare una sintesi ma soprattutto a dimostrare che la politica sa leggere la città e vuole riappacificarsi con essa, dicessero quali sono i modi in cui intendono operarla. Siccome si tratta di autorevoli persone, gradirei che le risposte alla città giungessero in maniera chiara e forte e non nel linguaggio politichese di pochi che resta estraneo ai più. Ero e resto un uomo di centrodestra conclude Falco e combatto una battaglia per laffermazione di principi di coerenza, condivisione e rispetto di un ampia volontà popolare. Questa volta Caserta può scegliere il proprio rappresentante.