Italia 150, i Giovani Democratici di Maddaloni in piazza

di Redazione

 MADDALONI. I Giovani Democratici di Maddaloni scenderanno giovedì mattina in piazza per festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

“Viva l’Italia, l’Italia tutta intera”, è il titolo di un manifesto dei Gdcon contieneuna piccata critica al federalismo fortemente voluto dal governo Berlusconi.“Chissà se Garibaldi, conducendo i mille nella spedizione che avrebbe ufficializzato la nascita dell’Italia unita, immaginava che di lì a 150 anni l’Italia sarebbe stata ancora meno unita , ma molto più ipocrita nel celebrarsi come tale? Chissà se Cavour, tessendo le fila della politica dell’ultimo 800, prevedeva per quei popoli diversi ma uniti in un nuovo stato, un’opposizione del più forte verso il più debole così feroce? Probabilmente la profezia non era una dote né dell’uno né dell’altro.

E oggi ci troviamo a celebrare un’unità che di fatto non esiste più. 20 regioni, 20 diversi punti di partenza e 20 diverse capacità di crescita possono formare uno stato unito solo se questo intervenga in una distribuzione più equa delle risorse, solo se questo non divenga sordo alle richieste di sostegno che la parte più debole continuamente e necessariamente gli rivolge, perché è solo dalla crescita di quest’ultima che può derivare un consolidamento della forza economica nazionale. Di certo il governo Berlusconi, che propone, anzi impone un siffatto federalismo, non fa altro che voltare le spalle al sud, alla parte più debole di questo malandato stato, alla parte che più risente della crisi e che in campagna elettorale si espone più facilmente alle promesse elettorali. Eppure questo sud ora deve fare i conti con i tragici tagli imposti dal federalismo municipale.

Alle casse della Campania arriveranno nei prossimi anni dei trasferimenti dallo stato con una riduzione pari al meno 50,55 %rispetto a quelli del 2010, nella fattispecie alla provincia di Caserta meno 39,85%, e al comune di Maddaloni meno 42%. E allora cosa faranno i nostri amministratori per erogare i necessari servizi, cosa faranno per colmare questi vuoti, se non imporre nuove e più gravose tasse ai cittadini? E noi, cittadini del sud, come reagiremo al comune di turno che busserà alle nostre porte per evitare il fallimento? Fuggiremo? Intanto pretendono che festeggiamo! Per questo è difficile essere italiani,se c’è chi fa di tutto per farci sentire cittadini del singolo comune, della singola regione, cittadini di una singola parte d’ Italia, che è comunque diversa da essa!

Eppure quel tricolore che fiero campeggia sui palazzi e sui muri delle nostre città, risveglia in noi l’orgoglio di essere italiani. Italiani uniti nella lotta contro i soprusi, uniti contro il fascismo, uniti contro le mafie, uniti per la tutela dei patrimoni culturali e paesaggistici , da Pompei a Venezia, da Firenze ad Alberobello, e perché no, uniti nel tifare Italia nelle manifestazioni sportive. Italiani fieri connazionali di Rita Levi Montalcini, Dario Fo, Roberto Benigni, Montale, Fellini, Pirandello e Marconi. Uniti dalla fede incondizionata nella nostra Costituzione, uniti ancora nei colori della nostra bandiera. Pertanto noi oggi festeggeremo l’Italia unita, non quella del 1861 ma quella del 2011, quell’ Italia che, minacciata da leggi secessioniste, ancora resiste!”.

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