Pdl: “In Consiglio solo monologhi del sindaco, e il presidente resta a guardare”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. I consiglieri comunali del Pdl Domenico Damiano, Ermanno Guido, Carlo Cioffi e Stefano Minichino, all’indomani della seduta consiliare del 25 marzo, si dichiarano delusi per “il comportamento poco corretto del sindaco e del presidente del Consiglio”.

“Ancora una volta – spiegano i pidiellini – il presidente del Consiglio manifesta un esagerato vittimismo per atteggiamenti di controllo e vigilanza dei consiglieri di minoranza, secondo metodi utilizzati ampiamente dal sindaco nell’espletamento del suo mandato di consigliere provinciale. Non è mancato lo ‘show’ del sindaco che ormai polarizza, per tutto il tempo di svolgimento del Consiglio, l’intero dibattito politico e, in piena libertà, disserta di tutto quanto è all’ordine del giorno e di tutto quanto produce la sua fervida fantasia, non risparmiando anche attacchi di tipo personalistico a persone che non hanno nessuna attinenza con il Consiglio. Non esita a bloccare con determinazione eventuali repliche e/o considerazioni di consiglieri di opposizione che non siano di pieno gradimento. Tutto ciò avviene senza che il presidente del Consiglio si preoccupi minimamente o abbia la sensibilità e il coraggio di intervenire per essere realmente figura di equilibrio all’interno del Consiglio”.

“Ormai – continuano dal Pdl – ogni Consiglio comunale diventa sede di un monologo del sindaco che denota completa assenza di democrazia e mancato confronto dialettico sui problemi da affrontare e posti all’ordine del giorno. Ci dispiace uscire dall’aula ma è l’unica strada per arginare una limitazione della democrazia, l’espressione di arroganza e di arbitrio che vengono posti in essere dalla maggioranza. Siamo fortemente preoccupati per quello che succede all’interno del Consiglio comunale. Un sindaco che ci informa, senza avere rispetto delle persone presenti, di aver avuto più donne di Berlusconi e si vanta di aver trombato molto più dello stesso presidente. Scenette poco edificanti e squallide che hanno previsto l’abbandono della postazione da parte del sindaco per chiamare a raccolta i suoi ritrovati amici del passato, volendo così dare dimostrazione della sua forza aggregatrice senza, però, spiegare ai cittadini il vero collante di questa ritrovata unione”.

“Siamo convinti – sottolineano i consiglieri di opposizione – che Orta meriti una classe politica diversa che ridia certezze e valori veri e che assicuri una vera democrazia. Per questi motivi continueremo a lottare per costruire un nuovo progetto che preveda il rispetto della dignità delle persone e una rinnovata metodologia nella soluzione dei gravissimi problemi del nostro paese. Invitiamo i cittadini a prendere coscienza del degrado e dell’immobilismo che questa forza di governo sta inesorabilmente regalando al nostro territorio e di dare forza alla nostra azione che avrà come unico obiettivo l’interesse dell’intera collettività”.

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