SAN MARCELLINO. Grande folla ed entusiasmo per linaugurazione della nuova sede dellassociazione LAncora, capeggiata dal candidato sindaco Anacleto Colombiano, svoltasi domenica 20 marzo, al rione Campo Mauro, in via Verdi.
La manifestazione è iniziata alle ore 11 e si aperta con i saluti del presidente dellassociazione, Ettore Cantile. Successivamente, la parola è passata allex sindaco Luigi Bocchino, spalla forte dellassociazione, che ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato allinaugurazione e in particolare ha invogliato i cittadini di Campo Mauro a riflettere su quanto è stato fatto per loro dallattuale amministrazione, poco o addirittura quasi nulla, e a tal proposito lAncora ha promesso di inserire nei suoi progetti anche i cittadini che abitano in periferia.
Accolto da un lungo applauso, ha preso la parola Colombiano, il quale ha presentato i candidati che dovrebbero rappresentare i due rioni periferici di San Marcellino: larchitetto Vincenzo DAngiolella (detto Federico) per Campo Mauro e Ferdinando De Fatico per Santa Croce. Abbiamo due candidati per i rioni più periferici di San Marcellino ha detto Colombiano e questo per dare dimostrazione che noi dellAncora abbiamo intenzione di coinvolgere tutti i cittadini nella stesura dei nostri progetti. Crediamo nei cittadini di Campo Mauro, ha continuato Colombiano crediamo nella loro intelligenza e li vogliamo tra i protagonisti della nostra politica.
Il candidato sindaco ha poi esposto il piano Peep, approvato dallamministrazione in carica guidata dal sindaco Pasquale Carbone, che prevede la costruzione, nel rione Campo Mauro, di nuove case popolari accanto a quelle già esistenti. Se vinceremo le elezioni ha sottolineato Colombiano ci batteremo con tutte le nostre forze per opporci a questa speculazione edilizia, una colata di cemento che danneggerà per sempre i rioni Campo Mauro e Santa Croce, eliminando ogni spazio verde e portandoli ad un degrado di vivibilità senza precedenti.
Allesterno della nuova sede è stato allestito uno stand dove sono stati distribuiti dei questionari a cui bisognava rispondere, anche mantenendo lanonimato, affinché lassociazione, attraverso le risposte dei cittadini, possa recepire quali sono i problemi più evidenti e quelli su cui bisogna maggiormente lavorare.