Di Lauro: “Basta polemiche, risolviamo i problemi della città”

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. La diatriba tra Raffaele Di Lauro e Michele Griffo sembra essere “interminabile”, la solita gara a chi vuole avere l’ultima parola, quasi come se ci fosse un “premio”.

Ad ogni modo, riceviamo e pubblichiamo la nuova replica del candidato socialista di “Alternativa Civica” all’ex sindaco e leader della lista “Insieme per la Città”.

Non è un botta e risposta tra me e l’amico Griffo, non è nel mio stile perpetuare nella sterile polemica, ne sarebbe giusto esserlo, per la serietà dei problemi che incombono a Trentola Ducenta. Credo che tutto quello che afferma Griffo non sia ciò che lui pensa seriamente di me, sia come uomo che come politico, tanto meno io penso di lui, perché lo stesso giustifica questo modo di porsi verso l’avversario del momento, come facente parte della semplice “dialettica politica”. Certo è che la politica è morta, non solo a Trentola Ducenta, ma in tutto l’arco costituzionale. So solo una cosa: la città è in ginocchio, i problemi si accavallano, le famiglie sono sempre più in grave difficoltà, manca il lavoro, mancano i servizi, non c’è sicurezza, non sono garantiti i diritti, come nemmeno sono assicurati i doveri, c’è un disagio latente.

Alla gente non interessa se Di Lauro ha il bisogno di un “buon infermiere” o se esso è un “poeta canterino”, alla gente non interessa se Griffo potrebbe essere “da manicomio” o con qualche problema “‘arteriosclerotico”. Alla gente interessa come deve risolvere i problemi giornalieri, interessa una città migliore di quella in cui si ritrova a vivere, interessa non chi ha fatto fare speculazione edilizia, alla gente interessa come si vuole risolvere i disastri strutturali che essa ha portato, interessa ritornare a vivere in una ‘città normale’, questa è la cosa più importante. Il nostro problema, sia come uomini che come politici, è saper dare risposte serie ai “problemi reali” della città, non a questo o a quel politico (pseudo).

Il nostro “affanno” deve essere il come facilitare l’avvio delle attività d’impresa, come avviare una nuova gestione economico-finanziaria, in virtù anche del percorso federalista intrapreso dal governo nazionale, che prevede una drastica riduzione dei trasferimenti erariali. Il nostro impegno è garantire la sicurezza, il nostro impegno deve essere la netta separazione tra politica ed uffici comunali. Quante volte abbiamo visto un assessore, un consigliere o, peggio ancora, un sindaco entrare in un qualsiasi ufficio del Comune e mettere le mani in fascicoli o dare ordini ai dipendenti, indossando le improprie vesti di “capo ufficio” di turno. Oppure, quante volte ci è capitato di imbatterci in dipendenti totalmente disinteressati dal proprio lavoro, indolenti e troppo presi dal fare politica attiva, intesa come mezzo per preservare le posizioni di vantaggio assunte all’interno dell’Ente?

Il nostro impegno deve essere questo, senza ipocrisia, perché è giunto il bisogno ed il momento di risolverli certi problemi, non con scontri personali che ci portano a cadere nel “ridicolo”, ma attraverso il confronto e la collaborazione sana tra tutte le forze che dicono di fare la politica, ma quella con la “P” maiuscola, unendo, caso mai, le buone idee di tutti e non separandosi e fronteggiandosi in botta e risposta inutili e fumosi.

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