Amoroso: “Basta con questo immobilismo amministrativo”

di Redazione

Carlo AmorosoAVERSA. “C’è un mutismo assoluto. Al di là delle condizioni di salute del sindaco, per le quali abbiamo il massimo rispetto, crediamo che dal partito una risposta debba esserci.

Se sarà un sì non ci sarà bisogno di ulteriori spiegazioni; se la risposta sarà negativa credo che qualcuno dovrà spiegarci il perché e, di conseguenza, si assumerà tutte le responsabilità politiche delle nostre naturali reazioni. In questo sensi non mi stancherò di sollecitare incontri, perché si è liberi di scegliere, ma devono farci conoscere le decisioni prese”.

E’ un Carlo Amoroso deciso e arrabbiato quello che denunzia, ancora una volta, la latitanza del Popolo della Libertà di Aversa sull’oramai famigerata vicenda del ventilato rimpasto in giunta, che va avanti dalla primavera del 2010, a ridosso delle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Caserta. “Giusto ieri – ha continuato l’agguerrito esponente del partito di maggioranza relativa – ho incontrato il nostro coordinatore cittadino Nicola Golia al quale ho sollecitato una riunione con il gruppo consiliare, al di là dell’assenza del sindaco per i problemi di salute che lo affliggono, ma si tende sempre a rimandare senza motivi fondati. Non possiamo essere trattati in questo modo senza motivi”.

Amoroso, poi, rincara la dose: “A fronte di questo immobilismo amministrativo, la città patisce in alcuni campi con gli aversani che ci chiedono conto delle disfunzioni. Ma noi non ci incontriamo ed ecco, allora, che iniziamo ad assistere a vere e proprie contestazioni”. “Nel caso concreto – conclude Amoroso – sono subissato da segnalazioni di cittadini, elettori miei e del Pdl che mi chiedono il perché del mancato spazzamento di vie importanti come il Parco Argo e il Parco Coppola, viale Europa e via Torrebianca. Credo che sia venuto il momento di ritornare a fare politica seriamente”.

MIGLIORANO CONDIZIONI DEL SINDACO. Intanto, sul versante medico, le condizioni del sindaco Ciaramella sono sensibilmente migliorate, dopo il brutto quarto d’ora di venerdì sera. Il primo cittadino, comunque, rimane ancora in osservazione presso l’unità coronarica aversana del “San Giuseppe Moscati” da dove potrebbe essere dimesso tra venerdì e sabato, ma saranno, poi, necessari una quindicina di giorni di riposo assoluto prima di riprendere i ritmi di lavoro quotidiani.

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